Gio. Nov 21st, 2024

Il Museo Civico Umberto Mastroianni a Marino ospita dal 25 febbraio all’8 marzo la mostra “Generazioni. Dal secondo Novecento ad oggi”. Chiama a raccolta più di 30 opere tra dipinti, sculture, lavori su carta e fotografie in un intenso rapporto dialettico con i reperti archeologici del Museo.

Si inizia da alcuni nomi storici dell’arte italiana Remo Brindisi, Ernesto Treccani, Renato Guttuso, Sante Monachesi e Sandro Trotti e si prosegue con altri artisti, diversi per generazioni e scelte espressive. Maurilio Cucinotta, portavoce di visioni allegoriche e surreali, è in mostra con “Barca reale” e Nuccia Amato, esponente del Movimento Emozionista, con alcuni disegni scelti tra le pagine più vive della sua ricerca. Si continua con i molteplici circuiti dell’arte figurativa: di Giovanna Gallo, l’inattesa umanizzazione; di Anna Maria Tessaro, un inno alla natura nutrita solo di colore e di luce, di Maria Ceccarelli la poesia degli interni testimoniata da due opere sul tema della figura femminile. A scandire il percorso i luminosi acquerelli di Aldo Riso e di Vincenzo Esposito due significativi esponenti di questa tecnica pittorica e i dipinti di Paul De Haan sul tema della natura morta di forte impatto visivo. Poi i disegni a penna a biro di Fabio Santori, una ricerca modulata con forti e luminosi contrasti, le tempere di Vincenza Costantini che traggono spunto da un immaginario classico e le sculture di Angela Ronzoni di intensa poesia descrittiva. A seguire altri maestri storici Emilio Greco e Luciano Minguzzi in dialogo con le opere fotografiche di Susy Senzacqua che presenta uno straordinario reportage su New York e una selezione di scatti di Stefano Ferrenti sulla complessità dell’ambiente urbano. A catturare il visitatore una tecnica mista di Umberto Mastroianni come introduzione ad un percorso che vede affiancati diversi temi: dall’astrazione lirica di Pino Spagnuolo di forte impronta cromatica, alla pittura materica di Marco Diaco, ai lavori recenti di Cecilia Bossi. Paolo Cannucciari si esprime con un groviglio di segni dipinti e intrisi di filosofia esistenziale e Felixandro, il pittore del cosmo, si sofferma su presenze astrali modulate con tonalità di azzurro. Da controcanto un pastello di Mario Schifano, le sculture in ceramica raku di Maria Felice Petyx caratterizzate da forme e figure essenziali e i lavori di Gloria Tranchida realizzati con materiali di riciclo impreziositi con colori metallici. Ad arricchire il percorso quattro soste poetiche: di Rosa Simonelli Macchi “La pendola”; di Maria Raffaella De Bellis “Io regina”, di Amalia Viti “Il poeta” e di Mario Russo “Poeta ambulante”.