ProjectB è felice di presentare la prima mostra in galleria del fotografo danese Jacob Gils. In mostra sette opere, esempio d’impeccabile perizia tecnica e compositiva. Due diverse serie, Movements e Limit to Your Love, entrambe caratterizzate dal forte desiderio di rottura nei confronti di questi stessi dettami che imprigionano la fotografia, rendendola eccessivamente controllata e prevedibile.
Ufficio Stampa: Lara Facco
Gils esplora il potenziale della fotografia, superando i confini teorici e stilistici della stessa, per affrontare sfide sempre nuove sia dal punto di vista creativo, che tecnico, ampliando così il vocabolario visivo dei generi fotografici.
La stratificazione di molteplici scatti della serie Movements genera interpretazioni coinvolgenti di strutture iconiche, come le cabine telefoniche londinesi e il Duomo di Milano. Si tratta di immagini frammentate, drappeggiate e distorte, che chiedono allo spettatore non solo di essere guardate, ma anche di avvicinarsi e prestare attenzione a dettagli che non si rivelano a distanza.
A prima vista le opere possono apparire sfocate e mosse, in realtà si tratta di una sovrapposizione di diverse fotografie perfettamente a fuoco dello stesso soggetto, che Gils realizza spostando quasi impercettibilmente la macchina fotografica tra uno scatto e l’altro, creando così l’illusione del movimento. La stratificazione di queste immagini dà spesso vita a una seconda forma traslucida, che si traduce in uno stile vicino ai dipinti impressionisti, ma che, a un esame più attento, rivela i dettagli della fotografia moderna, realizzando immagini in bilico tra sogno e realtà, tra astrazione e realismo.
Le prime sperimentazioni lo portarono a trasferire le Polaroid su carta acquerello, dividendo consapevolmente la fotografia in più campi. Tecnica che permette di esprimere organicità e sensualità, evidenti nei nudi della serie Limit To Your Love, che spinge lo spettatore a riflettere sulla vita e la sua rappresentazione, attraverso l’inserimento di una campitura bianca che circonda l’immagine; un elemento di disturbo volto a sottolineare la rottura con la vita quotidiana a cui siamo abituati.