L’artista Giuseppe Bocelli ritorna a Mantova con la personale “Giuseppe Bocelli sculture, dipinti, incisioni”, realizzata alla Galleria Arianna Sartori nella sala di Via Ippolito Nievo 10, dal 17 al 29 Settembre 2016.
Questa nuova esposizione, la terza mantovana, riunisce il fare artistico di Bocelli, come scultore e incisore già lo si conosce, come pittore è una novità.
La mostra sarà inaugurata, alla presenza dell’artista, Sabato 17 settembre alle ore 18.00; tesi di Basilio Luoni e Francesco Rognoni.
Caro Boc
Non si sfugge al destino epocale,
siamo turisti. Ci mettiamo al tavolo
in cucina e bevendo prosecco
improvvisiamo match tra Michelangelo
e Donatello, Piero e Raffaello
e Tiepolo. Se poi prendiamo in mano
il bulino la creta la sanguigna il pennello
il risultato prova che abbiamo visitato
le sconfinate grotte di Nerone.
Ci insegna la modestia l’Udinese:
far bene una zucca un cetriolo
un fiore di sambuco un centauro
un bucranio un busto d’antenato
un paese che nessuno potrà mai
abitare, e tornare a più serie
occupazioni: la caccia la cura
della campagna i figli.
Con una spina in cuore ovviamente:
il retrodesiderio di Mr. Hawthorne, così americano,
che una spora del Fauno capitolino
venga a cadere nei nostri barattoli.
Se qualche muschio puberale
fiorirà una guancia di bronzo
avremo un soprassalto di gioia
del tutto silenzioso.
Basilio Luoni, 2016
“Non so perché, i miei colleghi non vorrebbero mai andare in pensione”, mi spiega sornione Giuseppe Bocelli, indicando la serie di arzilli teschi che spuntano da bavagli ormai irrimediabilmente infantili sullo sfondo della toga. In realtà, lo sa benissimo. E può anche darsi che sarà la morte a giudicarci tutti, forse non senza humor. Ma il giudice Bocelli (con gesto adulto, in pensione c’è andato in anticipo), sulle molte creature che – nel corso di un’attività artistica quasi clandestina – si sono appellate alla sua corte di pittore-scultore-incisore, ha sospeso il giudizio. Le sue teste, imbronciate o attonite, sembrano quasi stupefatte di riconoscersi: e subito prendono atto dello spazio attorno, vi si collocano. Variegato e esatto, il bestiario e erbario minimo delle sue incisioni si tiene ancora al di qua della fissità araldica. Anche la classica carcassa di bue, con la sua gamma di bianchi sporchi, verdastri e vermigli, vive come la vita a molteplici quinte di un paesaggio di montagna”.
Francesco Rognoni, 2016
Giuseppe Bocelli nasce a Cremona e vive a Como.
Dopo gli studi classici e universitari entra in magistratura, ma coltiva nel contempo la grafica e, in un secondo tempo, la scultura, più di recente, la pittura.
Espone in varie gallerie riscuotendo consenso di critica e correda di proprie acqueforti e litografie opere poetiche e letterarie.
È questa la terza mostra presso la Galleria Arianna Sartori, in cui propone sculture, oli, grafica.