ENZO CRISPINO – Nato a Frattamaggiore (Napoli) nel 1964 ma svolge la sua attività artistica in provincia di Reggio Emilia nel comune di Castelnovo ne’ Monti. La fotografia per l’artista è una vera grande passione e parte essenziale. Autodidatta, la sua formazione artistica si è sviluppata tramite forum online e riviste specializzate del settore. Ha partecipato a diversi concorsi e manifestizioni artistiche di livello nazionale e internazionale, riscontrando enorme successo, ultimamente è stato anche presentato alla mostra internazionale NOWART presentata dal critico Vittorio Sgarbi.
ROBERTO TOMBA – Miraggi, fiabe, racconti colmi di spunti inesauribili, le tele di Roberto Tomba sono proiezioni di un’interiorità visionaria che mostra il mondo così come può essere visto e percepito dalle anime pure, aprendo nello stesso tempo finestre su infinite possibilità. Intimista e malinconico, l’artista non aderisce alla forma sensoriale del reale, ma ne indaga gli aspetti legati al sogno, che tanto ci affascinano durante il giorno attraverso i loro riverberi.
CRISTIANO LICCIARDELLO – Nasce a Bologna nel gennaio del 1976 da madre greca e padre siciliano. Il padre artista gli trasmette l’amore per la musica, per il disegno e la fotografia. Sin da bambino all’età di 6 anni suona il pianoforte e decora i quaderni di scuola con schizzi e disegni. In età adolescenziale passa dal disegno alla pittura e dopo la maturità scientifica decide di diplomarsi all’Accademia delle Belle Arti di Bologna, sezione Decorazione. Non appena scopre la tridimensionalità delle forme inizia il suo percorso nella scultura. Lavora la creta, il gesso, le resine per poi decorare e dipingere le sue opere. La semantica artistica si concretizza fondamentalmente in due filoni: da una parte l’universo del corpo femminile, dall’altro la realizzazione di forme zoomorfe, i cosiddetti “gusci” che ne contraddistinguono la sua peculiarità. Tramite il corpo umano esprime emozioni, ideali, concetti, tensioni, forza trattenuta o manifesta. Tramite i gusci cerca di produrre una reazione diversa, più profonda. Mescolando forme aerodinamiche ispirate a scafi di aerei o barche ad una texture zoomorfa, ha lo scopo di suscitare nello spettatore un senso di piacere e curiosità esclusivamente a livello sensoriale, senza però dare la possibilità di una lettura chiara dell’oggetto. La parte animale smuove ricordi ancestrali mentre la forma pura, celata sotto scaglie e placche ossee, riporta il nostro inconscio verso forme futuristiche, formando nell’insieme un connubio senza tempo.
Presentazione critica a cura di: Denitza Nedkova
Curatrice mostra: Deborah Petroni
Durata mostra:
dal 17 – 29 settembre 2016
dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 19.00 con orario continuato
Lunedì e domenica chiuso
Ingresso gratuito
Galleria d’Arte Contemporanea Wikiarte
Via San Felice 18 – Bologna
www.wikiarte.com