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Premio cramum a Palazzo Isimbardi nel 2014
Premio cramum a Palazzo Isimbardi nel 2014
Premio cramum a Palazzo Isimbardi nel 2014

A Palazzo Isimbardi (Milano) dall’11 al 20 maggio 2016 l’associazione cramum e la Fondazione Giorgio Pardi presentano la mostra collettiva “A chi parla l’arte contemporanea?”, fulcro del 4° premio cramum, ideato da Sabino Maria Frassà e Andi Kacziba. “Le 25 opere in mostra raccontano quanto sia difficile comunicare in un mondo così pieno di informazione, dove la velocità e la prima impressione giocano un ruolo sempre più grande. Tale difficoltà aumenta se si cerca di comunicare l’arte contemporanea” dice Sabino Maria Frassà, curatore della mostra. “Il premio cramum affronta tale problema e cerca di dare voce ai migliori giovani artisti in Italia, mettendoli in “mostra” al fianco di quelli più conosciuti e offrendogli un percorso di accompagnamento di crescita delle proprie potenzialità artistiche: mostre, cataloghi, ma anche coaching e contatti”.

Ufficio Stampa Cramum, Manuela Caminada

Anche quest’anno sono stati coinvolti nel progetto artisti di fama internazionale: Ulla von Brandenburg, Szilárd Cseke, Emilio Isgrò, Andi Kacziba, Lin Ylin, Urs Luthi, Luigi Presicce, Laura de Santillana, Paolo Peroni, Francesca Piovesan. Al loro fianco i 10 artisti under 36 finalisti del premio che iniziano ora il loro percorso di crescita artistica con l’associazione cramum: Gianluca Brando, Gianni Colangelo, Max Coppeta, Flora Deborah, Donatella De Rosa, Isabella Fabbri, Matteo Fato, Fabrizio Milani, Giuliana Storino, Kwanghoo Han. Tra questi, il giorno dell’inaugurazione che si terrà il 10 maggio, la Giuria del Premio voterà il vincitore che avrà due anni per preparare la sua grande mostra personale a Milano.
“A chi parla l’arte contemporanea?” è realizzata grazie alla collaborazione tra l’associazione cramum, la Fondazione Giorgio Pardi e Città Metropolitana di Milano, Comune di Milano, Edicola Italiana, Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, Studio Museo Francesco Messina e Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano.

A corollario della mostra una pregiata pubblicazione, edita SKIRA e curata da Sabino Maria Frassà, intitola “A chi parla l’arte contemporanea?” che raccoglie oltre alle opere in mostra, interessanti riflessioni critiche di membri della Giuria come Nushin Elahi (curatrice dal Sud Africa), Katie Hill (Professoressa all’Università di Oxford), Angela Madesani (docente allo IED e BREA), Alba Solaro (giornalista) e Nicla Vassallo (filosofa dell’Università di Genova).

Ecco alcuni estratti dal libro:

“L’arte contemporanea al suo meglio è come la pizza: piace a tutti” Alba Solaro
“Gli artisti contemporanei che hanno più successo sono quelli in grado di comunicare nel modo più efficace il loro lavoro, al di là dell’élite culturale dell’arte” Katie Hill

“Solo pochi artisti riescono a creare quello uno sfuggente, ma potente contatto tra artista e pubblico, che è la base stessa dell’arte contemporanea” Nushin Elahi

“L’apatia delle nuove generazioni non si combatte con l’intellettualismo, il depauperamento o la semplificazione della creatività dell’arte. La vera arma è la volontà “sistemica” e il piacere di raccontare l’arte a tutti in modo differenziato” Sabino Maria Frassà

“Non si può pretendere che tutte le persone comprendano l’arte con immediatezza, ma si deve garantire loro, con ogni modalità concepibile, la possibilità di farlo. All’artista e all’intellettuale l’onere-dovere di veicolare, oltre che generare, arte e cultura”. Nicla Vassallo

“A chi parla l’arte contemporanea? A una piccolissima fascia della popolazione mondiale. Così è sempre stato del resto. La maggior parte della gente non sa neppure che l’arte esiste.” Angela Madesani

I 10 artisti di fama internazionale sono stati selezionati dal curatore, Sabino Maria Frassà:
Ulla von Brandenburg, artista tedesca, Biennale di Venezia del 2009, che incentra la sua ricerca artistica sulla difficoltà di rintracciare una propria identità.
Szilárd Cseke, artista ungherese, Biennale di Venezia del 2015, indaga il ruolo dell’economia e della globalizzazione nella società contemporanea.
Emilio Isgrò, artista concettual tra i più noti tra gli italiani, ha partecipato a numerose Biennali di Venezia (1972, 1978, 1986,1993);
Andi Kacziba, artista ungherese, indaga con le sue sculture tessili il ruolo della donna.
Lin Ylin, artista cinese, Biennale di Venezia 2015, pensa che l’arte ha una funzione sociale di sprone e catalizzatore di cambiamento.
Urs Luthi, artista svizzero, Biennale di Venezia 2001, che ha fatto del suo corpo soggetto e oggetto della propria riflessione artistica.
Luigi Presicce, artista italiano, tra i più noti per le sue performance, che sono delle riflessioni sull’arte e la pittura.
Laura de Santillana, artista italiana, Biennale di Venezia 2009, nota in tutto il mondo per le sue sculture di vetro che riflettono la vacuità dell’esistenza umana .
Paolo Peroni, vincitore del premio cramum 2014, riflette da sempre sul difficile equilibrio e dialogo fra uomo e il suo mondo che trasforma per viverci.
Francesca Piovesan, vincitrice del premio cramum 2015, incentra il suo lavoro sul tempo e la trasformazione di sé.

Edizione curata da Sabino Maria Frassà e ideata con Andi Kacziba
Palazzo Isimbardi,
Via Vivaio 1 Milano
Dal 11 al 20 maggio 2016
Tutti i giorni dalle 10 alle 18
Inaugurazione 10 maggio dalle 17:30 alle 20
Sito www.cramum.it
La visita è gratuita