DA NON PERDERE!
OreArt presenta
“IRRIVERENZA_INDECENZA_INNOCENZA” omaggio a Keith Haring
La manifestazione fa parte del circuito Arte Fiera OFF.
Orea Malià esporrà presso il salone di Bologna alcune opere di uno dei più importanti writer statunitensi degli anni ottanta, Keith Haring, dalla collezione Rosini Gutman. Un’occasione per osservare da vicino la pop-art e assaporare un po’ della cultura di strada newyorkese, attraverso uno dei suoi più illustri interpreti.
Interprete morto prematuramente di AIDS, sì perchè la Pop Art è finita con la morte dei suoi più grandi interpreti, con lo spegnersi di un mondo intero fatto di fantasia, arte, trasgressione, di un mondo che aveva il coraggio di pensare ciò che non esisteva e la forza per crearlo, un mondo che purtroppo si è autodistrutto, ma solo una volta raggiunto il suo apice nella Pop Art, il più importante movimento artistico del XX secolo, movimento perchè trasversale alle arti e alla cultura in generale. La pubblicità è la figlia ricca della Pop Art, i pubblicitari hanno saputo piegare l’estetica della Pop Art al business, al mercato, cosa peraltro in cui Andy Warhol eccelleva.
50 opere di Keith Haring. Serigrafie e litografie provenienti dalla galleria di Napoli di Lucio Amelio e da quella newyorkese di Tony Shafrazi. La sala scura diventerà una teca con 8 opere erotiche di grandissima ironia. Infine la terza dimensione con le opere antropomorfe del collettivo Hansy Lumen.
“Mi è sempre più chiaro che l’arte non è un’attività elitaria riservata all’apprezzamento di pochi. L’arte è per tutti, e questo è il fine a cui voglio lavorare.” (Keith Haring)
DAL COMUNICATO STAMPA UFFICIALE
(…) In questa mostra verranno esposte alcune opere della Collezione Rosini Gutman (…)
Il fulcro centrale della collezione, per quanto riguarda Haring, è rappresentato da una cartella di trenta grafiche che creò appositamente per la Galleria Lucio Amelio di Napoli. La cartella venne realizzata anche sottoforma di libro d’Arte e raccoglie il percorso iconografico di questo artista, che bene viene descritto nel titolo di questa mostra, “Irriverenza – Innocenza – Indecenza”
La mostra, infatti, comprende otto soggetti ironicamente “pornografici”, che in Italia di rado sono esposti in Gallerie e musei. Uno degli aspetti dell’arte di Haring è l’esprimere liberamente e giocosamente la sessualità, considerando che visse in anni in cui l’omosessualità era ancora molto difficile da dichiarare pubblicamente, Haring utilizza la sua arte, la sua espressività per fare coming out.
L’innocenza invece è ciò che maggiormente rispecchia l’animo di questo artista, particolarmente legato non solo ad un linguaggio infantile essenziale, ma al mondo dell’infanzia a cui dedicherà gran parte del suo lavoro creando tra l’altro una fondazione che opera tutt’ora, per raccogliere fondi a favore dei bambini malati di AIDS di cui lui stesso è morto.
Nei suoi diari spesso afferma che l’arte dovrebbe essere colta con l’immaginazione e con l’istinto di un bambino. Non a caso la sua firma è rappresentata da un bambino a carponi.
In questa mostra si potrà cogliere anche il forte impegno politico e sociale di Haring, che spessissimo rappresenta uomini bucati a due teste o con la testa di serpente con il simbolo della radioattività, in segno di protesta verso il nucleare. Ma anche crocifissi su cui è appeso un televisore che viene adorato dagli stanti, ad indicare come la TV abbia spesso preso il posto della divinità.
Elisabetta Cuchetti – Galleria Rosini
Data: da sabato sera 29 gennaio in occasione della Art White Night in via Ugo Bassi 15 a Bologna, fino al 27 febbraio 2011.