Gio. Nov 21st, 2024

CancogniIl Museo Ugo Guidi – MUG e gli Amici del Museo Ugo Guidi Onlus presentano la mostra “Esperienza Cina” degli artisti toscani Marcello Bertini – Agostino Cancogni – Domenico Monteforte – Armando Xhomo che hanno soggiornato in Cina presso l’Università di Nanchino. Gli artisti hanno partecipato al Jinling Artist-in-Residence Program promosso dalla Provincia del Jiangsu e dall’ Art Institute of Nanjing University.

Andrea Baldini

I nostri artisti hanno vissuto e lavorato a Nanchino per un mese grazie a questo programma, coordinato dal Prof. Xian Zhou, con la collaborazione in Italia – tra gli altri – di UNISER (Campus di Pistoia), dell’Università di Pisa e del Museo Ugo Guidi. Nelle prima delle quattro mostre organizzate all’interno del Jinling Program, hanno esposto le loro opere anche Fabio Grassi e Piero Mosti.

Questa mostra è a cura e presentazione di Andrea Baldini, professore incaricato presso l’Università di Nanchino e coordinatore del Jinling Program, che ha seguito e organizzato le varie esposizioni degli artisti presso l’Università e le diverse gallerie e musei cinesi.

Verso la fine d’ottobre dell’anno che si è appena concluso, l’Istituto d’Arte dell’Università di Nanchino ha inaugurato la prima edizione del Jinling Artist-in-Residence Program. Il programma, ideato dal Professor Zhou Xian, direttore dell’Istituto d’Arte e uno dei massimi esperti d’estetica in Cina, ha come scopo quello di promuovere lo scambio interculturale tra la Cina – e in particolare la provincia del Jiangsu e la sua capitale, Nanchino, il cui nome antico era appunto Jinling – e l’Italia. Per la sua edizione inaugurale, il Jinling Program ha scelto di concentrarsi sulla Toscana, promuovendo una mostra a invito all’interno della quale sono state inserite le opere di dieci artisti toscani, di cui sette sono anche stati invitati a vivere e lavorare per un mese a Nanchino come artisti residenti.

Come coordinatore del Jinling Program e curatore delle sue mostre, ho vissuto dall’interno ogni fase dell’evento, dalla progettazione, passando per la selezione degli artisti, fino ad arrivare alla sua esecuzione. Non vorrei sembrare esagerato, ma è stata per me l’esperienza più bella e ricca della mia carriera come persona che si interessa d’arte. Come vi potete immaginare, l’organizzazione non è stata semplice. Il Jinling Program è la prima iniziativa di questo genere promossa da un’università cinese. In questo senso, nel mettere in piedi il nostro progetto, abbiamo dovuto affrontare problemi e difficoltà che non potevamo anticipare. Tuttavia, il grande successo che l’iniziativa ha avuto ci ha ripagato di tutti gli sforzi fatti.

Senza dubbio, il riscontro eccezionalmente positivo che il Jinling Program ha ottenuto è dipeso dal lavoro straordinario fatto dai nostri artisti residenti, che hanno dimostrato ancora una volta – e non ce n’è certo bisogno – la vitalità dell’arte italiana e la sensibilità senza pari dei suoi interpreti. In “Esperienza Cina,” potete vedere le opere di quattro dei nostri artisti più affermati le cui opere hanno spopolato tra il pubblico cinese: Marcello Bertini, Agostino Cancogni, Domenico Monteforte e Armando Xhomo. Il Museo Ugo Guidi – con il suo curatore Vittorio Guidi – ha fatto da ponte tra il Jinling Program e questi artisti: questa mostra è il giusto tributo al lavoro di qualità di questo piccolo-grande museo, che ci mostra quanto lontano possano portarci volontà, competenza e dedizione.

Uno degli aspetti più interessanti della mia esperienza di coordinatore del Jinling Program è stato assistere al modo in cui i nostri artisti hanno reagito all’impatto con il contesto cinese e a come le sue luci, forme e colori li abbiano ispirati. Mi ha sorpreso in particolare quanto il gesto pittorico degli artisti presenti in questa mostra si sia modificato – senza tuttavia perdere la propria specificità – durante il mese di permanenza in Cina. In effetti, stiamo parlando di artisti con alle spalle carriere

pluridecennali, le cui poetiche pittoriche hanno certamente raggiunto una piena maturità. Ma è proprio questo il miracolo dell’arte! È il miracolo di una forma di espressione creativa inesauribile e sempre rinnovabile i cui adepti – come demiurghi – sono in grado di plasmare e riplasmare costantemente i mondi immaginari che creano con le loro opere, facendo propri i “materiali grezzi” e rielaborandoli in modi imprevedibili.

Le “luci d’oriente” hanno colto l’interesse dello sguardo di questi artisti e il risultato è semplicemente straordinario: una sintesi – o forse, più accuratamente, l’incipit di una sintesi – tra pittura occidentale e orientale, tra forme Cinesi e toscane, paesaggi urbani e rurali, tra il minimalismo della pittura a inchiostro e la ricchezza cromatica di quella a olio. Nelle opere di questi artisti possiamo vedere la profezia del mondo globale, i cui confini diventano labili, sfumati, in cui gli stili e i linguaggi si confondono e si mescolano.

Come in una moderna Babele, è un mondo dove si naviga a vista, dove è facile perdersi, ma dove è anche possibile scoprire ricchezze che altrimenti non potremmo neppure sognare. In “Esperienza Cina,” ci viene mostrato quel che si trova “oltre la siepe”: un’apertura verso l’infinito.

Museo Ugo Guidi – MUG  via Civitali 33 – Forte dei Marmi

www.ugoguidi.it

Quando: 14 febbraio – 3 marzo 2016

Inaugurazione: domenica 14 febbraio ore 17

Orario: su prenotazione museougoguidi@gmail.com  –  Ingresso libero

Come raggiungere il museo: Uscita Autostrada Versilia, direzione Forte dei Marmi, seguire i cartelli rettangolari marroni che indicano il museo. Sul viale a mare di Forte dei Marmi venendo da Viareggio: superato il pontile del Forte oltrepassare tre semafori, poi il cartello a destra indica il museo; da Massa: entrati in Forte dei Marmi dopo il primo semaforo la prima strada sulla sinistra è Via Civitali. Col GPS:    LAT:43.972477 N – LON:10.154887 E