Lindsay Kemp, il grande artista mimo, regista e coreografo inglese, mentore di David Bowie (al cui successo contribuì fin dalle origini insegnando alla giovane e ancora sconosciuta star le arti dei grandi mimi), inaugurerà la 40ma edizione di Arte Fiera che si aprirà proprio con un omaggio alla grande musica della rockstar recentemente scomparsa.
Il vernissage della manifestazione prenderà il via sul grande palco del Centro Servizi di BolognaFiere con un intenso spettacolo di videoarte e la rivisitazione musicale delle opere di Bowie più famose, affidate al pianoforte del grande concertista italiano Maurizio Baglini. Uno show che nasce dalla rinvigorita collaborazione con il Teatro Comunale grazie alla quale BolognaFiere ha regalato alla città la prima nazionale di River of Fundament il film/opera capolavoro di Matthew Barney, la cui proiezione, proprio a teatro il 29 gennaio, è già quasi completamente sold out, grazie all’interesse dei visitatori di Arte Fiera che in una sola settimana hanno esaurito il pacchetto speciale di biglietti in vendita esclusiva on line sul sito della manifestazione. La suggestiva inaugurazione che unirà musica, arte, teatro e videoarte aprirà la Arte Fiera del 40mo, che per l’occasione sarà dedicata alla grande arte italiana dell’ultimo secolo: sia in Fiera, grazie alle proposte delle 190 gallerie, sia con una mostra speciale “ArteFiera 40” che si snoda tra MAMbo e Pinacoteca Comunale, dedicata agli artisti più importanti del secolo e ai prossimi che verranno.
Lindsay Kemp
Lindsay Kemp, precursore di un genere di danza onirico, ricco di contenuti ed ispirazione, al limite dell’acrobatico e forte di effetti spettacolari ancorché ottenuti in modo semplice attraverso l’uso sapiente della musica e delle luci, ha forse ispirato il nascente Cirque nouveau, ma certamente ha interpretato una delle correnti più fantasiose del teatro-danza europeo, ha reinventato l’arte del mimo e ha influenzato molte compagnie che soprattutto a partire dalla seconda metà degli anni settanta hanno contribuito a rinnovare i fasti della danza classica e contemporanea (Momix, Cripton, ecc.).
È proprio fra gli anni Settanta e Ottanta che Lindsay Kemp lascia un segno indelebile: dapprima con la sua messa in scena dei concerti The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars del suo allievo David Bowie, una pietra miliare nel genere dell’opera rock, quindi producendo le sue opere più significative e conosciute: il già citato Flowers (nelle versioni del 1968-1969 e del 1974), Sogno di una notte di mezza estate (1980), liberamente tratto dal testo di William Shakespeare, Salomè (1977), da Oscar Wilde, Mr. Punch’s Pantomime, macabra e divertentissima trasposizione in forma di teatro danza del personaggio di Mr. Punch[3], Sogno di Nijinscky o Nijinscky il matto (1983), ispirato al grande ballerino russo, The Big Parade (1984, omaggio al cinema muto), Alice ), ispirato al libro di Lewis Carroll, e Duende, liberamente tratto da ‘El Duende – teoría y juego’ di Federico García Lorca.
Maurizio Baglini
Il pianista Maurizio Baglini è tra i musicisti più brillanti e apprezzati sulla scena internazionale. Ha al suo attivo un’intensa carriera in Europa, America e Asia: oltre milleduecento concerti come solista e altrettanti di musica da camera. Nato a Pisa nel 1975 e vincitore a 24 anni del “World Music Piano Master” di Montecarlo, da allora è ospite dei più prestigiosi festival (tra cui La Roque d’Anthéron, Loeckenhaus, Yokohama Piano Festival, Australian Chamber Music Festival, “Benedetti Michelangeli” di Bergamo e Brescia, Rossini Opera Festival) e viene invitato come solista e in formazioni di musica da camera dalle maggiori istituzioni internazionali, tra cui Teatro alla Scala di Milano, Salle Gaveau di Parigi, Kennedy Center di Washington, Auditorium del Louvre, Gasteig di Monaco di Baviera, Maggio Musicale Fiorentino. Collabora con direttori quali Antonello Allemandi, Giampaolo Bisanti, Massimiliano Caldi, Tito Ceccherini, Daniel Cohen, Howard Griffiths, Armin Jordan, Seikyo Kim, Emanuel Krivine, Karl Martin, Donato Renzetti, Corrado Rovaris, Ola Rudner e Maximiano Valdes. Dal 2005 suona stabilmente anche insieme con la violoncellista Silvia Chiesa: al loro duo sono dedicate una Suite di Azio Corghi, una Sonata di Gianluca Cascioli e un brano di Nicola Campogrande. Tra gli impegni più recenti si segnalano: nel 2013, il récital alla Victoria Hall di Ginevra e il concerto con orchestra sul palcoscenico del Teatro Comunale di Bologna, nel 2014 due récital al Festival dei 2 Mondi di Spoleto e la prima esecuzione italiana del ciclo integrale Des Heures Persanes di Charles Koechlin alla Sagra Malatestiana di Rimini.