
“Quando dipingo, dipingo profondo” è la prima esposizione personale di Eldi Veizaj a Milano.
A cura di Martina Cavallarin
La mostra è una narrazione intensa e suggestiva che ci parla di una dimensione profonda in cui la fusione di organismi, l’elemento primigenio dell’acqua, il senso di liquefazione e mescolanza ci porta all’origine del mondo, a territori inesplorati, inconsci, abissali. Calibrata attraverso una pratica pittorica dall’impronta personale e da un segno che scompare e riappare tra sedimenti di materia, la gestualità di Eldi Veizaj vive di relazioni complesse risolte con apparente semplicità. La sua opera è un continuum proteiforme che contiene in se una perfetta coincidenza tra ponderabile e imponderabile. Il risultato è un incessante avanzamento senza precisi punti di riferimento, soglia e confine oltre il quale lo spettatore inizia a esperire una più intrinseca immersione in un fenomeno estetico scevro da visioni scientifiche, ma autentico elemento di percezione soggettiva.
Eldi Veizaj: La mia pittura racconta l’armonia di un mondo “imperfetto” che vive sotto la superficie dell’acqua >.
La sua ricerca artistica si muove con l’urgenza di indagare la forma e il segno di soggetti con i quali l’artista stabilisce un forte legame personale e relazionale. Gli strumenti che impiega sono pittura su tela, acquerello su carta, emulsione, grafite, pastello a cera, gomma, per un processo di sparizione della traccia e del segno.
Nella serie dei ritratti, l’artista cerca di dipingere sulla sagoma di un volto il verde che veste l’Albania, sua terra d’origine. Si tratta di ritratti fatti con i modelli, sebbene non è la somiglianza ciò che interessa all’artista, bensì l’energia che i volti trasmettono e raccontano e l’accesso a un nuovo e più variegato vocabolario pittorico e simbolico.
Negli acquerelli l’indagine è rivolta a una forma di meditazione. Le macchie di colore, i piccoli e cangianti organismi che si muovono sulla superficie della tela, sono i medesimi esseri che vivono dentro di noi, presenze vive e reali senza nome e senza appartenenza. Figure di un mondo primigenio, di un universo micro e macro, sono corpi e anime che abitano zone di confine che solo la capacità visionaria e moltiplicativa dell’arte è in grado di narrare.
Whitelight Art Gallery
Via Ventimiglia 1, Milano
Vernissage 18 novembre 2015 h.19.00 – 22.00
18 novembre – 22 dicembre 2015