Mar. Lug 16th, 2024
Enrico Fuser, K'taish spirito Selknam- 2015 tecinica mista su carta nautica
Enrico Fuser, K'taish spirito Selknam- 2015 tecinica mista su carta nautica
Enrico Fuser, K’taish spirito Selknam- 2015 tecinica mista su carta nautica

In un’epoca di avanzata globalizzazione come quella che ci siamo costruiti e nella quale ci è facilmente raggiungibile ogni distanza, comunicazione o informazione, più o meno attendibile , c’è ancora qualcuno di noi che pensa con passione e con un bellissimo brivido di emozione agli esploratori? Io si ed è questo brivido inaspettato che provo guardando i disegni di Enrico Fuser.

Di Patti Campani

Ad un primo e forse un po’ distratto sguardo, questi lavori di el fooser si possono collegare alla tradizione dei diari di bordo delle spedizioni , a quegli appunti illustrati di personaggi avventurosi che da viaggiatori e da scienziati, in qualunque epoca, si sono mossi animati dal desiderio di esplorare l’ignoto, l’altro e l’altrove. Penso naturalmente non tanto alle spedizioni con fini di colonizzazione quanto, e piuttosto, a quelle di naturalisti zoologi che dall’ottocento in poi si avventurarono in terre lontane e pericolose per tentare la classificazione di migliaia di specie animali (il che comprende l’uomo), vegetali e minerali. Figure eclettiche a cavallo tra l’arte, l’umanesimo, la scienza. Del resto fin dal primo cinquecento per molte spedizioni il compito di arricchire gli appunti di viaggio con disegni e raffigurazioni era spesso affidato ad artisti e da allora i carnet de voyage illustrati sono diventati un vero e proprio genere letterario tuttora amato e prezioso. Ma non è questo l’intento di Fuser, o almeno non solo questo. A ben guardare infatti, e proseguendo in questa raccolta, ci si accorge presto che il mondo marino che popola queste bellissime carte nautiche presenta caratteri inusuali: tra maestosi cetacei, pesci volanti, narvali e draghi marini, che già per loro natura hanno un rimando diretto agli animali mitici, incontriamo creature con strani comportamenti e ibridazioni evidenti. Una saccopharynx ampullaceus dei fondali più profondi è Firestarter portavoce focosa di Stephen King, il pesce spada STAR sWORDS fish richiama invece in un gioco di suoni del nome e nella sua spada laser il mitico film, la rana pescatrice di False speranze attira come falene i pesci volanti alla sua lampadina mentre un Liocorno in ritardo per la processione corre veloce col suo cero acceso e, non ultimo, un raro Texas Chainsaw(fish) Massacre è l’ erede genetico della pellicola horror ‘Non aprite quella porta’. E così via: strane acrobazie evolutive, biodiversità rare, si snocciolano sotto i nostri occhi. Balene trasformate in dirigibili, Whale Zeppelin, che volano su un pubblico che evoca decisamente il clima di festosa curiosità che ne ha accompagnato il passaggio nel secolo scorso; esseri a rischio di estinzione, popolazioni e culture già estinte, perse per sempre come quella dei Selknam, magnifiche figure che paiono uscite da un racconto fantasy. el fooser ci restituisce tutto questo con la grazia sospesa ed oscura di un mago, pure lui evocato naturalmente: The great Brindamour . Brindamour era noto per gli esperimenti di levitazione e non è un caso, quindi, che quasi tutti i soggetti di el fooser siano privi di gravità, sospese apparizioni di un sogno, di un’illusione, di un desiderio. Perché il desiderio di esplorare dell’uomo, la sua voglia di raccontare quanto vissuto non si esaurisce mai anche e soprattutto se il ‘vissuto’ è fantastico. Patti Campani, ottobre 2015

Fiorile+Tatler, via Rialto 29\2 Bologna

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Dal 21 novembre al 24 dicembre 2015