Lun. Lug 15th, 2024
Image-1 (2)Giovedì 10 dicembre alle ore 19.30, i solisti dell’Ensemble intercontemporain rendono vivi i diversi spazi del Teatrino di Palazzo Grassi, progettati dall’architetto giapponese Tadao Ando e aperti nel maggio 2013. Dal foyer al palcoscenico dell’auditorium, il pubblico è invitato a seguire gli interpreti per un cammino musicale unico.
PCM Studio
Il programma è stato concepito dai solisti dell’Ensemble come un dialogo musicale tra le opere squillanti o intimiste di Pierre Boulez, Luciano Berio, John Cage, Bruno Maderna, Ivan Fedele e Francesco Donatoni, svelando tutte le sfumature degli strumenti a fiato dall’assolo al quintetto.
Il concerto si apre con due brani di Pierre Boulez: Domaine (1961-1968), per clarinetto, in cui il musicista visita i propri “domini” e Sonatine (1946) per flauto e pianoforte. In quest’opera il compositore francese, ispirandosi alla costruzione formale di Arnold Schönberg e al linguaggio musicale di Olivier Messiaen e Claude Debussy, si proietta verso la composizione seriale.
Seguono Dialodia (1969) del compositore italiano Bruno Maderna e Douze Notations (1945), per pianoforte, sempre composto dal fondatore dell’ensemble. Douze Notations è stato scritto durante gli studi di Boulez con Olivier Messiaen e, benché sia influenzato dalla dodecafonia, il brano ne deride la tendenza dogmatica e il feticismo verso il numero dodici.
 
Anche nelle dimensione ridotte del quintetto di fiati, Ivan Fedele non rinuncia al suono inteso come rappresentazione dello spazio. Flamen (1994) – fiato in latino – dispone i musicisti secondo un ordine preciso: in cerchio, lontani l’uno dell’altro e su diversi livelli. Fra i cinque strumenti si costruisce una struttura musicale frutto di simmetrie, attrazioni e stratificazioni.
Incisi. Deux pièces (1995), composizione per oboe di Franco Donatoni – ispirato alle opere giovanili di Boulez e composto in occasione dei suoi settant’anni – e l’opera Music for Wind Instruments (1938), per quintetto di flauti, di John Cage: la composizione è emblematica del primo periodo di attività del compositore americano e annuncia la sua predilezione per il ritmo, un elemento che sarà al centro delle sue “Construction” per percussioni.
La serata si chiude con Ricorrenze (1985-1987) di Luciano Berio, per quintetto di flauti, anch’esso ispirato a Pierre Boulez e definito come lo sviluppo di un seme piantato nella primavera 1985, in occasione del sessantesimo compleanno di Pierre Boulez” e con il brano Zampogna per Lothar, per zampogna, di Franci Donatoni.
Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Si consiglia la prenotazione: teatrino@palazzograssi.it
INTERPRETI
 
Alain Billard: clarinetto basso
Sophie Cherrier: flauto
Jens McManama: corno in fa
Didier Pateau: oboe
Paul Riveaux: fagotto
Sébastien Vichard: pianoforte
PROGRAMMA DEL CONCERTO
 
Pierre Boulez
Domaine, estratto
per clarinetto
 
Pierre Boulez
Sonatine, 12’
per flauto e pianoforte
 
Bruno Maderna
Dialodia, 2’
per due strumenti
 
Pierre Boulez
Douze Notations, 10’
per pianoforte
 
Ivan Fedele
Flamen, 12’
per quintetto di fiati
 
Franco Donatoni
Incisi. Deux pièces, 10’
per oboe
 
John Cage
Music for Wind Instruments, 8’
per quintetto di fiati
 
Luciano Berio
Ricorrenze, 15’
per quintetto di fiati
Franco Donatoni
Zampogna per Lothar, 5’
per zampogna
ENSEMBLE INTERCONTEMPORAIN
Fondato da Pierre Boulez nel 1976, l’Ensemble intercontemporain riunisce 31 solisti che condividono la stessa passione per la musica dal XX secolo a oggi. Raggruppati in una formazione permanente, partecipano alla missione di diffusione, trasmissione e creazione sanciti negli statuti dell’Ensemble. Sotto la direzione musicale del compositore e direttore d’orchestra Matthias Pintscher collaborano, insieme ai compositori, all’esplorazione di tecniche strumentali e a progetti che associano musica, danza, teatro, cinema, video e arti visive. Ogni anno l’Ensemble ordina e suona nuove opere che arricchiscono il suo repertorio. In collaborazione con l’Institut de Recherche et Coordination Acoustique/Musique (IRCAM), l’Ensemble intercontemporain partecipa a progetti che includono nuove tecnologie di produzione sonora.

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