Dal 24 ottobre al 12 novembre 2015 ExpArt studio & gallery, in via Borghi 80 a Bibbiena (AR), presenta “Gli altri”, mostra personale di fotografia di Pasquale Sanseverino e Margherita Villani a cura di Silvia Rossi. L’esposizione, a ingresso libero e gratuito, sarà visitabile dal martedì al sabato, dalle 15,30 alle 19,30, o su appuntamento. Sabato 24 ottobre, alle ore 18, l’inaugurazione in galleria con l’aperitivo offerto da Bar Le Logge.
Di Marco Botti
“Gli altri” è un percorso parallelo e complementare che si svolge tra gli scatti di due artisti: Pasquale Sanseverino e Margherita Villani. Fulcro del loro lavoro è l’indagine, la ricerca, la riflessione. I soggetti sono diametralmente opposti ma entrambi invitano a un’analisi più approfondita del soggetto.
Pasquale Sanseverino parte dalla strada per raccontare la società che ci circonda. Un lavoro non banale e in realtà molto lontano da quella street photography alla quale siamo ormai quasi abituati.
“Street Privacy” si chiama la sua serie: foto rubate di città e persone. Una riflessione sul concetto, appunto, di privacy e di come il mondo della fotografia, ma non solo, si rapporta con essa. Ecco allora che i protagonisti, ignari delle fotografie, sono resi anonimi apponendo un bollino rosso, una “censura” sul loro volto. In un’epoca in cui l’uomo coltiva due “passioni” parallele – da una parte il bisogno sempre più importante del rispetto della sfera privata (peraltro abbattuto dall’uso imponente delle nuove tecnologie) e dall’altra la voglia di protagonismo, i famosi 15 minuti così ben pronosticati da Warhol – l’opera di Sanseverino si pone quindi esattamente al centro della disputa, interrogandoci sulle nostre priorità e facendoci riflettere sulla società contemporanea.
Foto di altri quindi, ma anche foto di sé. Chi siamo noi se non “un altro”, qualcuno che in realtà non conosciamo. Come possiamo leggere noi stessi attraverso altri occhi, come possiamo raccontare una storia e ascoltarla al tempo stesso? A queste domande ci introduce Margherita Villani con le sue serie di autoritratti.
Due i percorsi presentati, entrambi che ci\si interrogano sul ruolo dell’artista e della sua presenza. Il primo lavoro è “Self Portrait Abramovic”, un omaggio a una delle regine dell’arte contemporanea. Marina Abramovic, con le sue performance, lavora proprio con e sulla sua presenza – fisica e scenica – e il lavoro di Margherita dialoga splendidamente con quei concetti. Il volto compare e scompare, immobile e mutevole al tempo stesso, dove l’arte – ovvero l’azione artistica – rappresenta una sorta di risveglio. E sempre di presenza dell’artista si parla nella serie “Il filo di S. Orsola”. Presenza mutevole, quasi onirica, che suggestivamente conversa con uno spazio decadente e abbandonato. Un filo rosso ci lega a questa figura e ci guida in un percorso di osservazione e rinascita tramite gli occhi degli “altri”, tramite gli occhi dell’artista.
Pasquale Sanseverino nasce a Napoli nel 1972. Studia fotografia presso la Nigmafotografi della sua città con il maestro Sergio De Benedittis e in seguito con il maestro Franco Fontana a Roma. Si specializza nella ricerca materica e intimistica dell’immagine attraverso la pellicola e l’utilizzo di fotocamere completamente manuali, i cui gesti e attese fanno parte della visione. La fotografia non è più mero mezzo di descrizione aneddotica, ma è mettere in discussione il tempo, la vita e la morte, il bianco e nero alla ricerca dell’illuminazione impossibile.
Nel 2013 l’autore inaugura nel cuore di Napoli .1 (Phos)(graphis), studio fotografico, spazio espositivo e laboratorio di sperimentazione e ricerca artistica con l’obiettivo di diffondere la cultura fotografica.
Margherita Villani nasce a Roma nel 1993. Nel 2011 frequento il corso base di Fotografia alla Scuola Permanente di Fotografia Graffiti della capitale. Dopo il liceo si trasferisce a Firenze e dal 2012 al 2015 prosegue gli studi fotografici alla Fondazione Studio Marangoni. Nonostante la giovane età vanta già collaborazioni di prestigio come fotografa e assistente con Patrizia Pepe, Luisa Via Roma, il Teatro Niccolini di San Casciano Val di Pesa e il Cinema Odeon di Firenze. Dal 2012 espone con personali e collettive.
La fotografa è fortemente interessata alle tematiche sociali, che approfondisce sotto vari aspetti nella maggior parte dei suoi progetti fotografici, passando dalla messa in scena al classico reportage.
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