Dal 12 settembre al 1 ottobre 2015 ExpArt studio & gallery, in via Borghi 80 a Bibbiena (AR), presenta “Astratto contemporaneo”, collettiva di Alessandra Bianchi, Luciano Giani, Bernardo Tirabosco e Beatrice Zagato a cura di Silvia Rossi. L’esposizione, a ingresso libero e gratuito, sarà visitabile dal martedì al sabato, dalle 15,30 alle 19,30, o su appuntamento. Sabato 12 settembre, alle ore 18, l’inaugurazione in galleria con l’aperitivo offerto da Bar Le Logge alla presenza degli artisti.
Di Marco Botti
“Astratto Contemporaneo” accende i riflettori su quattro artisti che raccontano se stessi e ci mostrano uno squarcio della grande vastità di cromie e stilemi appartenenti al mondo dell’astrattismo. Alessandra Bianchi, Luciano Giani, Bernardo Tirabosco e Beatrice Zagato presentano infatti una selezione dei loro lavori, vari ed eterogenei.
Ogni opera diventa fortemente descrittiva del carattere dell’autore: passando per i colori accesi e densi e arrivando alle stampe monocromatiche, questa mostra offre un variegato excursus di lavori e caratteri. In un mondo in cui la libertà espressiva è la regola, altrettanto si regala allo spettatore: la libertà interpretativa, la libertà emozionale, sentimento che si dà per scontato il più delle volte, ma che mai si esprime come di fronte a uno di questi quadri, che cambiano ruolo e mettono chi guarda al centro dell’attenzione, aspettando un riscontro, un’idea, un’emozione che dia vita a quelle morbide spatolate.
L’arte astratta ha il grande potere di mettere in discussione chi la vede, ha la capacità di evocare ricordi e sensazione subite o di crearne di nuove. Il non-legame al mondo figurativo ci porta in una dimensione quasi onirica, e forse oltre, dove materia e colore sono le uniche verità del mondo. Tutto il resto viene dal nostro cuore e dalla nostra mente.
GLI ARTISTI:
Alessandra Bianchi sin da bambina manifesta un notevole interesse per l’arte in generale, crescendo con una sensibilità particolare verso il mondo circostante. Intraprende gli studi di Ragioneria, ma presto si rende conto che non sono la sua strada. Si approccia all’arte da autodidatta esprimendo le sensazioni, gli stati d’animo del presente, i ricordi del suo passato tortuoso. Ama sperimentare nuove tecniche e materiali. Ad agosto 2013 espone le sue prime opere a Massa Martana in occasione delle “Giornate Massetane”. Partecipa al concorso internazionale Lynx 2015 e al concorso creativo “Diritti d’immagine… luci ombre e colori sui diritti umani”. Dal 12 al 30 settembre alcune sue opere sono esposte a Villa Anita a Sigillo.
Luciano Giani, appassionato di arte moderna e astratta, non perde occasione di visitare mostre e musei ovunque e ogni volta se ne presenti l’occasione. Da alcuni anni ha deciso di “passare dall’altro lato”. Dopo un primo periodo di studio delle proprie esigenze espressive, trova la soluzione nella creazione di opere in cui la prevalenza di colori sovrapposti e spatolati, in maniera non casuale, ha lo scopo di rappresentare modelli fittizi di una realtà che esiste e che ognuno può immaginare come vuole. Da qui la scelta di non dare un titolo alle opere, per non indirizzare o limitare le sensazioni trasmesse all’osservatore, che potrà leggere i colori e le loro tracce sulla tela in modo da attingere al proprio vissuto e alla propria fantasia. Fin da subito collabora con varie gallerie sul territorio nazionale e, di recente, una sua opera è stata scelta della Direzione Artistica Rai per essere inserita nel set di una fiction-tv.
Bernardo Tirabosco coltiva fin da piccolo una grande passione per il disegno e la storia dell’arte, che successivamente lo porterà a iscriversi al liceo artistico “Piero Della Francesca” di Arezzo e a lavorare come apprendista all’interno dello studio di restauro R.i.c.e.r:c.a. di Arezzo. Finito il liceo prosegue il percorso artistico iscrivendosi all’Accademia di belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia, dove entra in contatto con l’artista Sauro Cardinali, titolare della cattedra di pittura. Dalla fine del 2011 partecipa a collettive e stage formativi. L’ultima mostra “100+1 Libri D’Artista”, dello scorso aprile, si è svolta a Palazzo Trinci di Foligno tramite l’Accademia di Belle Arti di Perugia. La sua opera in mostra viene poi acquistata e inserita all’interno della collezione “Adriana Campolucci” di Milano, con la quale esporrà a settembre a Vercelli.
Beatrice Zagato dopo la laurea in giurisprudenza, nel 2008, si trasferisce in Spagna e studia al Centre d’Art y Disseny de l’Escola Massana, storica Accademia d’Arte di Barcellona. Qui entra in contatto con il mondo artistico spagnolo: suoi maestri d’arte sono il famoso scultore Gabriel Sanz e l’artista catalana Begoña Egurbide. Partecipa a numerosi eventi culturali che la città offre ai giovani artisti, come la nota street-art installation di Luke Jerrame “Play me, I’m yours” del 2010, in cui viene selezionata tra i 20 artisti che intervengono sui pianoforti esposti nelle piazze e strade del centro. Dal 2010 apre il suo atelier in un’antica fabbrica di Barcellona insieme a più di trenta artisti di differenti discipline. I suoi lavori sono stati esposti a Venezia, Milano, Roma, Bologna, Mantova, Padova, Barcellona, Nizza e Antibes. La sua ultima mostra la vede protagonista al Giffoni Experience Festival.