Ven. Nov 22nd, 2024

image004L’arte contemporanea incontra la luce a Galatina, città nota come ombelico del Salento. Dal 19 luglio 2015 otto affermati artisti daranno vita al progetto Luce 01, rispondendo al tema scelto per quest’anno dall’Unesco. Gli autori, di ultime generazioni ma ben inseriti nei circuiti dell’arte internazionale, sono Matthias Bitzer, Pierluigi Calignano, Sarah Ciracì, Flavio Favelli, Marco Magni, Riccardo Previdi, Luigi Presicce e Raffaele Quida. Interverranno con sculture e installazioni negli spazi suggestivi di Palazzo Mongiò dell’Elefante della Torre, elegante dimora privata restaurata di recente. Il progetto – curato da Antonella Marino, con la collaborazione delle gallerie Francesca Minini di Milano e Cosessantuno di Taranto – propone un percorso di lavori recenti o progettati ad hoc, accomunati dalla capacità di trasfigurare lo spazio, trasformare l’ambiente in un diverso display percettivo. E questo proprio grazie alla luce, irradiante o riflessa, calda o fredda, che definisce un complesso ad alta densità psicologica e mentale.

A cura dell’Ufficio Stampa Pizzinini Scolari Comunicazione

La relazione tra forma luminosa e spazio architettonico è evidente nella struttura del tedesco Matthias Bitzer, una barra nera con tre parole che creano riverberi bianchi al neon e trasformano prospetticamente la parete. Così come nell’ intersecazione virtuale di piani geometrici ottenuta con riquadri di vecchi proiettori di diapositive da Pierluigi Calignano, una scultura fatta di pura luce che nella sua smaterializzata presenza vive proprio della relazione con il luogo e dell’interazione fisica con l’osservatore. La relazione con l’altro è inoltre al centro dell’intervento di Marco Andrea Magni: un’asta magnetica metallica luccicante di piccole monete, sensuoso dispositivo dove la luce è assunta in chiave filosofica, come interrogativo morale. Lo spazio, ma anche il tempo, sono invece i campi di indagine del doppio specchio trovato con scritta al neon di Raffaele Quida, in cui ciascuno di noi parzialmente si riflette, innestandosi nell’ ambiente intorno.

Su un piano maggiormente evocativo si pone l’uso che dei neon fa Flavio Favelli con le sue due “Colonne” dai riverberi violetti, recuperati oggetti d’ affezione che rimandano a vicende private e collettive. Ed una più esplicita connotazione spirituale, strettamente connessa alla grande arte del passato, assume la scultura lignea di un “mago” che emana raggi luminosi di Luigi Presicce. Mentre più prosaicamente Riccardo Previdi fa dell’inserto di Led un ulteriore punto di cesura per uno dei suoi “Test” che analizzano i processi di costruzione delle immagini, mostrando i limiti del progresso tecnologico. E Sarah Ciracì, con il dipinto di un grande fungo atomico che si accende di inquiete radiazioni verdastre con il ricorso alla luce di Wood, ci mostra l’altra faccia della medaglia del progresso scientifico, al confine tra fascinazione e distruzione.

Oltre che come proposta singola, ogni opera funziona però qui soprattutto come insieme, capacità di rapportarsi al luogo sottolineando la sua predisposizione all’ accoglienza

Palazzo Mongiò dell’Elefante della Torre

Via Ottavio Scalfo 44 Galatina (LE)

Apertura al pubblico dal 19 luglio al 26 luglio: giornalmente dalle ore 20.00 – 23.00 e dal 27 luglio al 20 agosto su prenotazione. Ingresso libero.