Gio. Nov 21st, 2024
Pietro Bisio
Pietro Bisio
Pietro Bisio

Prosegue a Castello d’Agogna la stagione espositiva “Arte solidale a Castello Isimbardi” promossa dalla Fondazione Vera Coghi diretta da Mariangela Zenoni, con tutti i proventi delle iniziative devoluti al Poliambulatorio della stessa Fondazione Vera Coghi e al Reparto di Chirurgia Pediatrica dell’Ospedale S. Matteo di Pavia.

Fino al 22 luglio nelle splendide sale di Castello Isimbardi è possibile visitare la mostra “Il gusto della pittura” con le opere di Gabriele Armellini, Pietro Bisio, Daverio Giangi, Sergio Fava.
L’esposizione è inserita all’interno della rassegna “7 mostre per la Lomellina”, a cura del prof. Giuseppe Castelli e dedicata a 23 fra i più importanti artisti della Lomellina.

Scrive Giuseppe Castelli: “Questa mostra è dedicata alla pittura che scaturisce dalla leggerezza del fare, dal piacere di creare forme, dal gusto di inventare effetti cromatici i più disparati per la gioia dei sensi. Il mondo reale sparisce, per lasciare trionfare il mare di luce e colore in cui si annullano il tempo e lo spazio”.

Gabriele Armellini vive e lavora a Voghera.
Pieni e vuoti, silenzi, attese. Armellini riesce a trasmettere una intensa “liquidità” emotiva a tratti tangibile, la bellezza di un microcosmo in espansione, una materia ricca e prolifica che assume forme ogni istante differenti, perché seguono la dimensione emozionale di chi guarda l’opera d’arte, mai una percezione solo passiva.

Pietro Bisio, nasce a Casei Gerola, nell’Oltrepò Pavese il 28 marzo 1932
Allievo di Aldo Carpi e Domenico Cantatore all’Accademia di Brera, ha dato del tu ai grandi del ‘900 italiano come Fontana e Burri con i quali ha condiviso sensibilità e vissuti. Apprezzato da critici di fama come Raffaele De Grada, Marco Valsecchi, Luciano Caramel, è conosciuto come il “Poeta contadino”, drammatico cantore della natura maltrattata. I suoi assemblaggi di rifiuti, i dripping, gl’informali, le opere concettuali, l’affastellamento di materiali e stili paiono frutto di mani e menti diverse.

Sergio Fava è rinomato pittore di Novi Ligure.
Dal 1999 si e’ via via accostato all’arte informale ottenendo sempre maggior consenso di pubblico e di critica. Moltissime le esposizioni personali e collettive dell’artista: a Silvano D’orba, Novi Ligure, Alessandria, Voghera, Serravalle Scrivia, Rapallo, Gavi, Rivanazzano. “La sua pittura di gesto e’ di impeto liberatorio ricca di materia, colore, luce che ha radici nell’informale storico” (Dino Molinari)

Daverio Giangi vive a Parona Lomellina.
La sua pittura solo in apparenza può non sembrare in linea coi lavori di Armellini, Bisio e Fava. Se rispetto a loro il mondo reale è da Daverio Giangi ben definito e riconoscibile, è altrettanto evidente che nei suoi quadri luce e colori svolgono il ruolo di protagonisti assoluti nella creazione del racconto pittorico.

La rassegna “7 mostre per la Lomellina” proseguirà con: Nanda e Margherita Bialetti, Narciso Cassino, Piero Maccaferri, Roberto Pelli, Silvio Santagostino (Frammenti di Lomellina: da Santagostino a Pelli. 25 luglio–19 agosto); Gianni Bailo, Niccolò Calvi di Bergolo, Francesco Contiero, Maurizio Marioli, Gianna Turrin (Tra figura e astrazione: saggi di scultura. 22 agosto–16 settembre); Piero Bisio, Giuseppe Giuliani (I pittori del Realismo: da Realismo a Realismo. 19 settembre–14 ottobre); Piero Maccaferri, Carlo Toffalini (Il piacere dell’incisione. 17-31 ottobre).

Fondazione Vera Coghi – Castello Isimbardi
Piazza Vittorio Emanuele 37, Castello d’Agogna (PV)
www.fondazioneveracoghi.it

Orari di apertura al pubblico
venerdì 15.00 – 20.00 | sabato e domenica 10.00 – 19.00

“Il gusto della pittura”
Gabriele Armellini – Pietro Bisio – Vittorio Giangi – Sergio Fava
A cura di Giuseppe Castelli