Gio. Nov 21st, 2024
Ernst Barlach-Gu¦êstrower Engel -3-Stukko nach der Bronze von 1927-Foto Bernd Boehm
Ernst Barlach-Gu¦êstrower Engel -3-Stukko nach der Bronze von 1927-Foto Bernd Boehm
Ernst Barlach-Gu¦êstrower Engel -3-Stukko nach der Bronze von 1927-Foto Bernd Boehm

Nella suggestiva cornice rinascimentale dell’antica Scuola dell’Angelo Custode, oggi luogo di culto luterano in laguna, i visitatori potranno ammirare le opere di Ernst Barlach (1870-1938), uno degli artisti tedeschi più significativi del XX secolo: i suoi lavori plastici, disegni e opere grafiche si trovano in collezioni e musei di tutto il mondo e il suo L’Angelo sospeso, Monumento commemorativo di Güstrow in Germania, è internazionalmente noto quale simbolo e monito contro la guerra.

Comunicato a cura di BMP Comunicazione, Ufficio Stampa CELI

Durante il Nazismo, l’opera di Barlach venne addirittura considerata “degenere” e centinaia di sue opere furono sequestrate, smontate e, in parte, distrutte, ma i suoi lavori – con, al centro, l’essere umano e le sue paure, preoccupazioni e domande sul futuro – sono attuali ancora oggi.
Con il supporto di una dettagliata cronologia storica testo-immagine, che inquadrerà la produzione dell’autore nel contesto globale del XX secolo, i presenti potranno ammirare 40 opere plastiche di tutte le fasi produttive di Barlach e 70 disegni e opere grafiche.
Ernst Barlach viene, peraltro, considerato ambasciatore artistico dell’anniversario della Riforma a Venezia: d’altronde, come Lutero fu Riformatore della Chiesa, così Barlach fu un riformatore dell’arte.
E a Lutero non lo lega soltanto un analogo sentimento di ribellione verso l’autorità e verso una situazione repressiva e ingiusta, ma soprattutto la ferma convinzione del ruolo fondamentale della libertà di pensiero e di coscienza.

Con Lutero, la fede e il dubbio trovarono il loro posto fisso nella Chiesa poiché una Chiesa della Riforma è sempre anche una Chiesa degli scettici, che Dio ama. Nella sua epoca, Barlach dubitò invece delle promesse di fortuna legate al materialismo e consumismo e cercò delle “controimmagini”, delle immagini di forza esistenziale che fossero in grado di esprimere le preoccupazioni e le necessità della gente, ma anche le loro speranze e le loro legittime proiezioni del futuro. Egli si considerava un “cercatore di Dio” e la sua vita intera si sviluppò in un dialogo continuo con la Chiesa protestante.

“I soggetti ritratti o scolpiti da Barlach colpiscono per l’immensa carica emotiva che esprimono: siano essi contadini o mendicanti, stiano suonando o leggendo, siano disperati o sognatori, in lotta o in lutto, in estasi o in concentrazione, sono tutti comunque caratterizzati dall’empatia per il prossimo e per le sorti del mondo. Ecco perché la mostra di un simile artista, che rappresenta un alto grado di solidarietà e responsabilità, è profondamente significativa per la nostra comunità: per il suo intrinseco valore artistico e culturale e per il suo rilievo morale e spirituale – spiega Bernd Prigge, pastore della comunità luterana di Venezia – Sono altresì convinto che questa esposizione possa essere, come nella nostra tradizione, anche un’occasione di conoscenza e arricchimento reciproco tra noi luterani e chi è di confessione, religione o convinzioni differenti. E, pertanto, rivolgo un caloroso invito a cittadini e a turisti affinché vengano a visitare la mostra e a conoscere la nostra comunità luterana, la più antica d’Italia”.

La presenza a Venezia di persone di fede protestante risale infatti al XVI secolo, cioè sin dagli anni della Riforma di Martin Lutero: nella sua storia la Comunità luterana di Venezia ha spesso dovuto dare prova di coraggio ma, nonostante periodiche vessazioni e repressioni, le idee di Lutero non furono così osteggiate come altrove, grazie alla mentalità aperta della città lagunare in tema religioso. Oggi, la piccola comunità di Venezia è composta da 120 persone in tutto, metà residenti in laguna e l’altra metà distribuite tra Padova, Vicenza, Treviso e Abano Terme.

 

Chiesa di Campo Ss. Apostoli, Venezia

www.chiesaluterana.it