Giovedì 30 aprile alle ore 12.00 in Aula Forlanini il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pavia presenta al pubblico l’elefantessa di Napoleone. Il pachiderma, donato nel 1812 dall’Imperatore al Museo dell’ateneo, sarà protagonista per i prossimi mesi di una singolare esposizione che racconterà ai visitatori la sua avventurosa storia, un viaggio dall’India a Pavia attraverso Versailles. Dal 30 aprile al 31 ottobre con orario continuato 10.00-18.00 l’Aula Forlanini in piazza Leonardo Da Vinci sarà accessibile gratuitamente per visionare l’elefante in tutta la sua stazza, mezza tonnellata di peso, oltre 3 metri di lunghezza e una proboscide che fa bella mostra di sè. Si tratta di un esemplare tassidermizzato di grande valore scientifico, essendo il più antico elefante indiano naturalizzato esistente al mondo che necessità, però, di importanti interventi di restauro che i tecnici del Museo si apprestano a intraprendere anche grazie anche ai finanziamenti della piattaforma Universitiamo. Pulizia e restauro che servono a rimediare ai danni subiti dalla pelle del pachiderma nei suoi due secoli e mezzi di vita.
Comunicato a cura di Paola Camisasca
L’esposizione è organizzata dal Museo di Storia Naturale dell’Università di Pavia, in collaborazione con il Sistema Museale di Ateneo e con la piattaforma di crowdfunding Universitiamo. Il progetto espositivo è a cura di Giorgio Mellerio, Paolo Guaschi, Jessica Maffei, Stefano Maretti, Edoardo Razzetti e Gloria Rezzani. L’esposizione si inserisce nel progetto “Scienza in Giro” che promuove la rete dei musei tecnico-scientifici della Lombardia ed è realizzata grazie al contributo della Regione Lombardia“. Patrocinio del Comune di Pavia. Le operazioni di pulizia e di restauro dell’elefante sono a cura di Platypus (Milano).
Pavia, Università degli Studi, Aula Forlanini (Piazza Leonardo Da Vinci)
30 aprile-31 ottobre 2015
Apertura tutti i giorni ore 10.00-18.00
Accesso gratuito
Visite guidate (€ 3,00) nei pomeriggi di sabato, domenica e festivi (ore 17.00).
https://universitiamo.eu/
L’elefantessa in mostra
Si tratta di un esemplare di elefante indiano, risalente al Settecento, una femmina di due anni che, il 12 febbraio 1772, dall’Asia partì alla volta della Francia su una nave della Compagnia delle Indie. Dopo 10 mesi di navigazione sbarcò in Bretagna. Fece un lungo percorso a piedi, sotto gli occhi incuriositi dei francesi, prima di arrivare alla reggia di Versailles dove rimase alla corte del re Luigi XV come attrazione per gli ospiti della villa. L’elefante morì nel 1782, dopo essere caduto nelle acque di un canale che scorreva nel sontuoso parco. Nel 1812 l’esemplare giunse a Pavia, donato al Museo di Storia Naturale dell’Università sorto, trent’anni prima, per volere di Maria Teresa d’Austria e che fu, a inizio Ottocento, fortemente sostenuto da Napoleone Bonaparte.
Il pachiderma è esposto al pubblico per la prima volta, reduce da un lungo periodo di oblio che lo ha visto per 60 anni conservato nel sottotetto del Castello Visconteo di Pavia. Nel dicembre 2014 è stato trasferito a Palazzo Botta dove è stato sottoposto ad un accurato lavoro di pulizia per arginare i danni subiti nei secoli dalla sua pelle. Seguirà un delicato intervento di restauro.
Il mammifero è il più antico esemplare tassidermizzato di elefante indiano esistente al mondo.