L’artista milanese Lorenzo Mazza torna ad esporre a Milano con un’ampia antologica che ripercorre la sua produzione più recente. Attraverso L’insonnia del ragno, Lucy, Altalena, Interno di studio e altre tele storiche, il visitatore può scoprire un mondo di segni e immagini che affiora dalla materialità di quegli ossidi utilizzati da sempre dall’artista.
Comunicato a cura di Effecinque snc progetti e servizi per la cultura
Il poeta Alberto Pellegatta introduce la mostra con un appassionato testo critico: “(…) La pittura di Mazza è un naufragio in terre disabitate, è il luogo in cui la nostalgia compone i suoi paesaggi lunari. Il pittore ritorna incessantemente sui particolari, per trascinare nella visione almeno un brano di ciò che è andato perduto, senza condizionamenti o intenzioni estetiche ma seguendo l’istinto, fino allo sfinimento dell’immagine, quando il segno diventa concitato e nervoso, impaziente. (…) Raffinato e poetico nei dettagli, attraverso lo studio del secondo futurismo, Mazza approda a una pittura quasi metafisica, liberata e primitiva – più Morandi che De Chirico. Quadri come Bike hanno qualcosa che anticipa il pensiero, forse l’impronta insorgente di una mancanza. Si tratta di orizzonti incantati, tridimensionali. Il quadro termina quando tutto si tiene, quando si crea un campo di forza attraverso l’equilibrio compositivo. Un campo di forza che aggancia anche noi spettatori.”
Lorenzo Mazza lavora in un ampio basement dalle volte con i mattoni a vista in viale Ranzoni: per lui lo studio è un luogo di isolamento, dove far fluire i pensieri e tradurli in immagini astratte
Lorenzo Mazza (1952)
Vive e lavora a Milano, laureato in architettura. Mazza ha esposto alla Galleria delle Ore, alla Permanente e ha partecipato a oltre settanta mostre. Sue opere si trovano in gallerie pubbliche e private in Italia e all’estero, tra le quali la collezione di Arte Contemporanea della Farnesina.
Ex Fornace Alzaia Naviglio Pavese, 16
Inaugurazione giovedì 9 aprile 2015 dalle ore 18
9-14 aprile 2015