Gio. Nov 21st, 2024
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Photo by Stefano Boninsegna, Il Pensiero Artistico

La mostra, promossa dal Comune di Milano, Assessorato alle Politiche per il Lavoro, Moda e Design e Assessorato alla Cultura, è organizzata e prodotta da Palazzo Reale e Fondazione Gianfranco Ferré, in collaborazione con la Fondazione Museo del Tessuto di Prato. E’ curata da Daniela Degl’Innocenti ed è dedicata al talento di una delle figure più significative della moda internazionale.

“La mostra rappresenta un omaggio della città ad un grande interprete della moda italiana e al suo stile inconfondibile. Uno stile che ha sempre escluso gli eccessi, legando la creatività a punti di riferimento precisi e sicuri sia nelle forme, sia nei materiali e nei colori”, così l’Assessore alle Politiche per il Lavoro, Moda e Design, Cristina Tajani, che prosegue: “Un’esposizione utile soprattutto ai tanti giovani che, apprestandosi a muovere i primi passi nel mondo della moda, possono apprendere un’autentica lezione di stile e creatività per continuare la grande tradizione del Made in Italy”.
“Milano, accogliendo questa mostra, omaggia uno degli stilisti simbolo della moda italiana e milanese: Gianfranco Ferré”, afferma l’Assessore alla Cultura Filippo Del Corno, che sottolinea: “Nella splendida cornice della Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale, un percorso espositivo ricco di disegni preparatori, bozzetti, fotografie, capi sartoriali, che pone al centro la camicia bianca, vera e propria icona dello stile di Ferré. Una mostra dedicata a un grande maestro della moda, che proprio a Milano ha sviluppato la creatività e il talento che hanno reso il suo stile famoso in tutto il mondo”.
Concepita con l’intento di mettere in luce la poetica sartoriale e creativa di Gianfranco Ferré, la mostra conduce il visitatore, attraverso diverse forme di lettura, alla scoperta della camicia bianca, vero e proprio paradigma dello stile Ferré, evidenziandone gli elementi progettuali più innovativi e le infinite, affascinanti interpretazioni. Presenza costante che corre come un fil rouge lungo tutta la sua carriera, la camicia bianca è stata definita dallo stesso stilista “segno del mio stile”, oppure “lessico contemporaneo dell’eleganza”.
Elemento di continuità e capo eletto ad icona dello stile, della cultura progettuale e della creatività di Gianfranco Ferré, “architetto della moda” e artefice indiscusso del Made in Italy la camicia rappresenta il capo su cui l’autore concentra l’attitudine a trasformare e innovare il linguaggio e l’estetica della moda.
Pensato per dar forza ai diversi linguaggi figurativi con cui l’universo-camicia è stato letto, scomposto e rimodellato, il percorso espositivo gioca con la suggestione e la valorizzazione di elementi differenti, a corollario dei capi indossati su manichino: disegni, dettagli tecnici, bozzetti, fotografie, immagini pubblicitarie e redazionali. Il suo fulcro è costituito da ventisette camicie – un esercito di capolavori sartoriali che esemplificano circa un ventennio del talento creativo di Ferré (collezioni di PàP dal 1982 al 2006).

L’incipit della mostra è affidato ad un passaggio attraverso teli di tulle su cui scorrono macro-immagini dei disegni autografi di Ferré che permettono di cogliere segni che delineano la sua visione creativa e che rappresentano un mezzo per accedere al progetto di tutti i capi esposti.
Il cuore della mostra vive nel centro della grande Sala delle Cariatidi, dove domina la plastica e affascinante presenza delle camicie bianche: sculture bagnate da luce pensata per consentire al bianco di accendersi in diverse tonalità e alle ombre di fare da contrappunto, per ottenere un effetto suggestivo. Taffettà, crêpe de chine, organza, raso, tulle, stoffe di seta o di cotone, merletti e ricami meccanici, impunture eseguite a mano, macro- e micro-elementi si susseguono in un crescendo di maestria ed equilibrio.
Ai lati della grande sala espositiva, sono presenti i diversi materiali provenienti dell’Archivio della Fondazione Ferré. Particolare interesse suscitano i disegni originali che illustrano la incredibile capacità di dare vita ad ogni creazione, sintetizzando tutti gli elementi necessari alla realizzazione del modello: silhouette, volumi, dettagli, leggerezza o corposità della materia, sono già descritti nel tratto più o meno marcato, elegante e velocissimo.
A soffitto, un insieme di immagini di grande forza onirica: proiezioni fotografiche (simulazioni indagine rx di Leonardo Salvini) offrono una lettura tecnica e suggestiva allo stesso tempo, restituendo l’impalcatura formale e materica di ciascuna camicia e mettendo in evidenza texture e stratificazioni. Soprattutto suggeriscono levità, dolcezza e poesia. A chiudere il percorso, le immagini realizzate da Luca Stoppini sottolineano ancora una volta come la leggerezza e la trasparenza siano una precisa chiave di lettura dell’intero progetto.

Palazzo Reale di Milano

Fino al 1° aprile 2015