LUDMILLA RADCHENKO – Nasce l’11 novembre 1978 a Omsk in Siberia, dove si diploma in Fashion Design nel 1999. Nello stesso anno approda in Italia, dove lavora come modella, show-girl e attrice fino al 2008. Nel 2009, dopo un corso alla New York Film Academy negli USA, Ludmilla decide di dedicarsi totalmente alla sua più grande passione: la pittura. L’ arte urlata di Ludmilla si nutre di vita reale, composizioni ricche di messaggi visivi, collage di vita quotidiana con pennellate d’ironia. Da dicembre 2010 è nelle librerie Feltrinelli il suo primo catalogo: “POWER POP” edito da Skira. Su commissione realizza opere per personaggi come il campione di moto GP Jorge Lorenzo, il campione di F1 Sebastian Vettel, il cantante Jamiroquai. La creatività di Ludmilla non si limita alla tela, ma varca ambiti come moda e design, con personalizzazione degli spazi e degli arredi, da qui nascono collaborazioni con diversi brands e una linea di foulards con stampe d’arte su materiali pregiati, questo progetto “FullART” Made in Italy, riscuote successo a livello mondiale. La sua è una Pop art di ricerca, che incontra ed elabora materiali tecnici, vernici, resine, plastiche, cashmere, sete e tanti altri. Un’ estetica che nasce dalla combinazione di contenuti di attualità, oggetti, personaggi celebri o meno, che spesso ha conosciuto nelle sue esperienze professionali. Il Pop Realism di Ludmilla Radchenko si ciba di icone, drammi, percorsi di vita, successi e speranze comuni, in un mondo in continuo cambiamento che ha bisogno di certezze e tenta di ritrovare se’ stesso rallentando lo sguardo sui dettagli. Le sue visioni critiche presenti nelle tele più importanti, come “No War, No GF” opera esposta alla Biennale di Torino, si alternano alle pennellate più chic e glamour presenti nelle sue collezioni moda. Ogni spunto tratto dalla vita reale è utile per materializzare nuovi progetti da condividere con il resto del mondo. Una siberiana che racchiude in se il sogno di un’ arte a 360 gradi e l’ esigenza di condividerla con il resto del mondo. Da qui prende forma l’ arte inscatolata in appositi barattoli di “zuppa” Siberian Soup. Ciò di cui si ciba l’ animo dell’ artista è condensato qui dentro ed ora è accessibile a tutti. Un escamotage che nasce dalla necessità di creare dei “multipli” andando al di là degli stessi, frutto della passione tra arte e moda. I soggetti dei quadri rivivono su pregiati tessuti di foulards, leggings e borse: ad ognuno il suo pezzo d’ arte da indossare! Da qui il concetto di Pret Art Porter che si inserisce nel quadro delle iniziative di “FullART Siberian Soup by Ludmilla Radchenko”. (Dott.ssa Maria Francesca Rodi)
MASSIMO SANSAVINI – È nato a Forlì nel 1961. Si è diplomato presso il Liceo Artistico “P.L.Nervi” all’Istituto per il Mosaico “G. Severini” di Ravenna e all’Accademia di Belle Arti di Ravenna. Le sue basi artistiche si sono venute a formare agli inizi degli anni ’80, attraverso lo studio, la ricerca e l’esperienza personale rivolta alla conoscenza e all’utilizzo del legno associato a lacche e resine industriali. Dal 1999 su invito del direttore della Biennale d’Arte di San Paolo e del governo brasiliano trascorre un anno in Brasile per creare sculture direttamente sul posto, esposte poi nei principali musei di quel paese, per volontà anche dell’architetto Oscar Niemeyer. Dal 2004 collabora in qualità di scenografo con la Rai, e presenta le sue opere nella mostra Da Picasso a Botero, curata da Vittorio Sgarbi ed esposta al Museo d’Arte moderna e contemporanea di Arezzo ed al Palazzo Albertini di Forlì. Nel 2005 realizza il Palio storico per la città di Gualdo Tadino. Nel 2006, come unico progetto del Ministero degli Esteri per l’arte contemporanea in Germania, inizia un ciclo di esposizioni che lo porteranno nei maggiori spazi espositivi tedeschi; le mostre sono accompagnate da una monografia edita da Gangemi. Nel 2006 fonda la “Soft-art”, un movimento che utilizza nuovi materiali nell’arte contemporanea ricevendo consensi e appoggi da critici quali Maurizio Vanni, Alessandra Redaelli, Alessandro Riva. Nel 2008 i suoi disegni vengono utilizzati dalla Maison Enrico Coveri per la collezione Donna P/E 2009 e presentati alla Settimana della Moda di Milano. Nel 2009 è inserito nella mostra “Futurismo nel suo centenario la continuità” curata da Luigi Tallarico e tenutasi al Palazzo Ducale di Cavallino (LE), e nella mostra A+B+C/F= Futurismo presso la sede della ex Banca d’Italia, al Palazzo del Monferrato e al Museo del Cappello ad Alessandria, presentata da Philippe Daverio. Con i disegni preparati per la collezione Coveri sono stati prodotti complenenti d’arredo presentati in occasione del Salone del Mobile 2009. Per la stagione estiva 2009 ha realizzato a Cesenatico (FC) la XII edizione delle “Tende al Mare”. Per la città di Alessandria ha realizzato un opera monumentale collocata in una rotonda.
I suoi disegni sono stati utilizzati per il libro dell’oroscopo 2010 e 2011 di Paolo Fox editi da Cairo Editore Del dicembre 2009 è la mostra itinerante “Del Cielo e delle Stelle” tenutasi presso la sede espositiva del Palazzo della Fondazione della Cassa dei Risparmi di Forli, a cura di Orlando Piraccini con testo introduttivo di Paolo Fox, e nel 2010 esposta presso il Museo Civico San Rocco di Fusignano (RA) e presso il palazzo del Capitano a Bagno di Romagna (FC). Sempre nel 2010 è inserito nella mostra “Road to Futurism” al National Museum of China a Pechino e al Guangdong Art Museum di Canton patrocinata dalla Presidenza del
Consiglio dei Ministri e dal Minisero dlle attività Culturali. Nel dicembre dello stesso anno presenta l’installazione “Softheart” nel complesso di Santa Rita a Roma con una monografia recensita da Francesco Gallo. La stessa esposizione è presentata alla Galleria del Palazzo -Palazzo Coveri- nella
primavera del 2011 nello stesso periodo è invitato alla 54 Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia Padiglione Italia Reggio Emilia Chiostri di San Pirero a cura di Vittorio Sgarbi. Nel dicembre 2011 è viene richiamato ad esporre presso la sede torinese della 54 Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia.
RUBENS FOGACCI – Nasce a Bologna nel 1979, iniziando la sua carriera artistica alla giovanissima età di 15 anni. Da subito si dimostra un interessantissimo Artista, vincendo il primo premio al concorso internazionale di fumetto tenutosi al Museo Baraccano nel centro storico di Bologna. Da quel momento Rubens si dedicherà allo studio della figura umana, per lui importante base di partenza di ogni sua espressione artistica, che con il passere del tempo rielaborerà trasfigurandone l’aspetto estetico in una sua personale visione onirica. Dopo il diploma Rubens si iscrive alla Accademia di Belle Arti di Bologna dove studierà non solo pittura e grafica , ma anche scultura. I soggetti di Fogacci, spaziano dalle figure umane ai ritratti surrealistici di importanti personaggi storici e mitologici, come il famoso Nettuno o Giuseppe Garibaldi, ma negli ultimi anni le figure si antepongono a nature vive e scene di vita quotidiana, mantenendo però le caratteristiche inconfondibili delle sue creazioni, ossia linee marcate e colori accesi e vibranti. Le tecniche preferite rimangono ad oggi oli e acrilici su tela, non tralasciando lo studio e la sperimentazione di nuovi materiali come resine, il bronzo e la creta. Moltissime le partecipazioni a fiere d’arte italiane e internazionali come Expo di New York, Baf di Bergamo, ArtePadova e ArteGenova, e non meno importanti le numerose mostre personali in Italia e all’estero dove oggi è rappresentato in esclusiva da due Gallerie, la JustArt Gallery di Providence ( USA ) e la Galleria Wikiarte di Bologna.
Galleria d’Arte Contemporanea Wikiarte
Via San Felice 18
Durata mostra:
dal 21 febbraio all’ 11 marzo 2015
dal mercoledì al sabato dalle 11.00 alle 19.00 con orario continuato
martedì e domenica 15.00 – 19.00
lunedì chiuso
Ingresso gratuito
Info e contatti:
www.wikiarte.com