Gio. Nov 21st, 2024

Yuri TemirkanovSarà Yuri Temirkanov a dirigere la Filarmonica della Scala nel concerto di domenica 8 marzo alle ore 20 al Teatro degli Arcimboldi. L’appuntamento che inaugura Discovery, il nuovo ciclo di concerti della Filarmonica per l’anno di Expo, realizzato grazie anche al sostegno del Main Partner UniCredit, segna il ritorno del direttore russo sul podio degli scaligeri, a dieci anni dall’ultima presenza in stagione, con un programma di grande fascino in cui dirige la Quarta Sinfonia di Čajkovskij, l’Italiana di Mendelssohn, oltre alla Sinfonia da Il Barbiere di Siviglia di Rossini. Temirkanov sostituisce il direttore Myung-Whung Chung, costretto a rinunciare a causa di problemi di salute.

Il legame della Filarmonica con il direttore Temirkanov, che vogliamo ringraziare in questa occasione per la disponibilità e l’affetto, risale al 1984, anno in cui il Maestro ha debuttato con l’orchestra dirigendo proprio la Sinfonia n. 4 di Čajkovskij – brano tra i capisaldi del repertorio della Filarmonica della Scala, eseguito più volte con direttori quali Muti, Mazeel, Ticciati, Chung. Negli anni Temirkanov ha eseguito con la Filarmonica pagine del grande repertorio russo, da Rimskij-Korsakov a Musorgskij, da Prokof’ev a Čajkovskij, ma anche Mendelssohn e Beethoven. L’ultima presenza alla Scala risale a gennaio 2011 per un ciclo di concerti in cui aveva diretto la Quarta di Mahler e Les Illuminations op. 18 di Britten, con il soprano Mariella Devia.

Domenica 8 marzo 2015, ore 20.00

Teatro degli Arcimboldi

Filarmonica della Scala

Yuri Temirkanov

Rossini, Il Barbiere di Siviglia, Sinfonia

Mendelssohn, Sinfonia n. 4 in la magg. op. 90 Italiana

Čajkovskij, Sinfonia n. 4 in fa min. op. 36

A dieci anni dall’ultima stagione al Teatro degli Arcimboldi, la Filarmonica della Scala, grazie al Main Partner UniCredit e allo sponsor Allianz e in collaborazione con il Comune di Milano, inaugura così un nuovo ciclo di cinque appuntamenti, in programma da marzo a ottobre, destinati a un pubblico di appassionati ma anche di giovani, famiglie e turisti che possono avvicinarsi al grande repertorio sinfonico grazie ai prezzi contenuti e alla nuova formula di concerti con introduzione e guida all’ascolto.

Sul podio dei cinque concerti, oltre a Temirkanov, ci sarà Riccardo Chailly che il 1 giugno guida il pubblico all’ascolto della Sinfonia n. 5 di Šostakovič con esempi musicali dell’orchestra. Il 21 giugno arriva a Milano il poliedrico direttore e compositore cinese Tan Dun con un programma di musiche da lui composte che fonde performance multimediali, tradizioni orientali e occidentali. Solista è il violoncellista finlandese Anssi Karttunen. L’appuntamento del 20 settembre è con il film capolavoro del regista austriaco Fritz Lang, Metropolis del 1927, universalmente riconosciuto come il film modello di buona parte del cinema di fantascienza moderno, e riproposto nella versione completa e restaurata, in collaborazione con Milano Film Festival, e le musiche della “colonna sonora” originale di Huppertz eseguite dal vivo sotto la direzione di Frank Strobel. Chiude il ciclo Daniele Gatti, il 18 ottobre, con un affascinante programma musicale che dall’impressionismo francese conduce fino a Broadway: da Daphnis e Chloé di Ravel a Un Americano a Parigi di Gershwin, dal capolavoro sinfonico di Debussy, La Mer, all’Overture da Candide di Bernstein, ispirata all’omonima novella di Voltaire.

Abbonamenti in vendita da € 50 a € 225, biglietti singoli da € 10 a € 45

Biglietteria: Aragorn ph. +39 (0)2 465.467.467 (lun – ven 10 -13 e 14 – 17) On line: geticket.it; vivaticket.it

Il Programma

La Sinfonia da Il barbiere di Siviglia, opera buffa che Rossini scrisse in pochi mesi tra la fine del 1815 e l’inizio del 1816 quando andò in scena al Teatro Argentina a Roma, è il brano strumentale forse più noto di Rossini e tra quelli che il compositore ha utilizzato più di frequente: Rossini l’aveva scritto per l’Aureliano in Palmira, andato in scena a Milano nel 1813 e usato come Sinfonia per Elisabetta Regina d’Inghilterra andata in scena a Napoli pochi mesi prima del Barbiere. Il brano ha lo schema formale tradizionale bipartito, alla francese: all’Andante Maestoso iniziale fa seguito l’Allegro con Brio. Si tratta di un brano che ricalca il topos definito da Philip Gossett nel 1979: un’introduzione lenta seguìta da un tempo principale, che è una sorta di ‘forma-sonata’ senza sviluppo. Qui Rossini riesce a raggiungere un equilibrio formale che pone il brano a eguale distanza sia dalle brevi e leggere sinfonie delle opere giovanili, sia dal monumentalismo della maturità (Semiramide). Dopo un’introduzione lenta, dove una distesa melodia di violini e flauto è preceduta da un incipit melodicamente frammentario e armonicamente cangiante (quasi una ‘messa in moto’ della macchina musicale), il tempo principale si apre sul celeberrimo primo tema in mi.

Mendelssohn completò la sua Quarta Sinfonia “Italiana” nel 1833, all’età di 24 anni, ma il primo abbozzo risale a tre anni prima, nel corso di un viaggio a Roma che fu anche l’occasione per conoscere Berlioz. Nello stesso tempo lavorava alla Terza “Scozzese” che fu terminata un decennio più tardi. La prima dell’”Italiana” ebbe luogo presso la Società Filarmonica di Londra il 13 maggio 1833 per la direzione dell’autore. La partitura è ricca di riferimenti al folklore italiano (specie nel Saltarello finale), ma non cede mai alla tentazione del descrittivismo, restando anzi un modello di eleganza e compiutezza formale.

La sinfonia n. 4 di Čajkovskij fu eseguita per la prima volta il 10 febbraio 1878 sotto la direzione di Nikolaj Rubinštein a Mosca. La composizione della Quarta, contemporanea all’Onegin, si inserisce in uno snodo cruciale dell’esistenza del compositore, tra il catastrofico matrimonio con Antonina Milyukova – celebrato nel luglio 1877 e durato meno di tre mesi – e l’incontro con la mecenate Nadežda von Meck, cui la sinfonia è, seppur cripticamente, dedicata. Nelle lettere all’amica  Čajkovskij dichiara la Quarta il suo lavoro migliore e ne descrive il programma, al cui centro è ancora una volta il tema del Fato: nel primo movimento esso appare invincibile fonte di una tristezza senza scampo; l’andantino che segue « esprime lo stato malinconico in cui ci si trova la sera quando si è soli e stanchi dopo il lavoro », mentre lo Scherzo propone le immagini « capricciose e incoerenti » della « prima fase dell’ebbrezza ». Il Finale, rutilante quadro di festa popolare, esprime il tentativo di annegare l’infelicità nella gioia degli altri. La prima a Mosca fu un deprimente insuccesso, ma la sinfonia non tardò ad imporsi tra le pagine più eseguite del compositore.

Il programma Discovery

Domenica 8 marzo 2015, ore 20.00

Yuri Temirkanov, direttore

Rossini, Il Barbiere di Siviglia, Sinfonia

Mendelssohn, Sinfonia n. 4 in la magg. op. 90 Italiana

Čajkovskij, Sinfonia n. 4 in fa min. op. 36

Lunedì 1 giugno 2015, ore 20.00

Riccardo Chailly, direttore

Šostakovič, Sinfonia n. 5 in re min. op. 47

Introduzione all’ascolto con esempi dell’orchestra

Domenica 21 giugno 2015, ore 20.00

Tan Dun, direttore

Anssi Karttunen, violoncello

Tan Dun, The Map per violoncello, video e orchestra

Tan Dun, Four secret roads of Marco Polo per dodici violoncelli e orchestra

Domenica 20 settembre 2015, ore 20.00

Frank Strobel, direttore

Metropolis, di Fritz Lang (1927)

Musiche originali di G. Huppertz

Domenica 18 ottobre 2015, ore 20.00

Daniele Gatti, direttore

Bernstein, Candide, Ouverture

Debussy, La Mer

Gershwin, An American in Paris

Ravel, Daphnis et Chloe, suite n.2