Scandurra Studio Architettura di Milano firma il progetto del primo concept store Peck a Seoul. Il negozio, primo in Corea del celebre marchio di eccellenza gastronomica milanese, rappresenta un modello da replicare: Peck infatti, a partire da questo, lancerà una serie di concept store nel mondo che proporranno la tradizionale ristorazione meneghina legata alla vendita di prodotti dell’eccellenza gastronomica italiana e alla scelta di vini.
Comunicato a cura di SEC Relazioni Pubbliche e Istituzionali
Lo studio milanese quindi non si è limitato a progettare il nuovo punto vendita, ma ha impostato un manuale di immagine coordinata che sarà lo strumento con cui divulgare la cultura di Peck nel mondo. Nel progetto convivono due parti: l’una replicabile che rappresenta l’identità di Peck, attraverso un racconto sulla tradizione cultura gastronomica Milanese e italiana; e l’altra che declinerà i valori del marchio secondo i codici locali del Paese ospite, ogni volta diversi.
Nel caso di Seoul, il progetto è stato studiato secondo precise strategie di relazione tra cliente e venditore: l’esigenza era di mostrare che il cibo preparato è lo stesso che si vende sugli scaffali, frutto di una meticolosa selezione. Per soddisfare questa necessità si è lavorato a un impianto spaziale capace di accostare spazi per la preparazione a vista, per il consumo e per la vendita. Inoltre all’interno del negozio è stato progettato uno spazio informativo e formativo: una cucina che insegna la cultura del cibo italiano.
Il progetto racconta l’identità della prestigiosa tradizione Milanese e, allo stesso tempo, la sua evoluzione: la gastronomia Peck in via Spadari, da sempre simbolo di un lusso discreto e operosità, è evocata nel negozio di Seoul. Un lusso pragmatico che negli spazi si ritrova nei materiali scelti, nelle tecniche costruttive e nelle procedure artigianali implementate.
I materiali – legno lavorato, ottone, vetri curvi, ceramica smaltata, pietre lavorate e assemblate – evocano il saper fare artigianale italiano; mentre sono stati inseriti elementi della tradizione architettonica milanese di inizio novecento e influssi secessionisti viennesi accostati a scelte dal sapore più contemporaneo.
Per rispettare i livelli italiani di elevata qualità, il lavoro ha previsto una sinergia di know how nostrano e lavoro artigianale autoctono: nella realizzazione del negozio, 4 mesi di lavoro per squadre specialistiche di circa cinquanta persone, gli artigiani locali che sono stati affiancati e supportati da esperti italiani.