Mar. Dic 3rd, 2024

Si inaugura sabato 15 novembre a Palazzo della Corgna a Città della Pieve la mostra “Dipinti e vini d’autore”. La Bottega del vino ha selezionato venti opere di altrettanti artisti contemporanei, e le ha utilizzate come etichette per un numero limitato di bottiglie di vino della Cantina Altamura. Sono tutti lavori di piccole e medie dimensioni: tele, acquerelli, collages, pastelli, grafiche e bassorilievi in ceramica raku.

Di Giuseppe Massimini


Piena di poesia pittorica la tela “Veduta dal Pincio” di Selly Avallone; di forte impatto visivo “Sgomento”, un dipinto a collages di Anna Maria Altieri; lirico e fantasioso “Penisola” di Anna Salvati. Felixandro propone “Luna confusa” uno dei suoi paesaggi cosmici più noti; Susy Senzacqua “Cielo”, un’opera fotografica scolpita in un suggestivo tramonto e Angela Scappaticci “Preziosismi evanescenti” un cretto di colore bianco. Cecilia Bossi si presenta con una piccola grande tela modulata da un forte gesto cromatico; Marco Diaco con un dipinto su tavola ricco di affioramenti. Poi la poesia del segno-colore in Maria Ceccarelli; il piacere pittorico e l’intensità della luce in Massimo Melloni. Si prosegue con due bassorilievi in ceramica raku: di Maria Felice Petyx la geometria colorata delle forme; di Paolucci il ricordo d’infanzia nel tempo della vendemmia. E ancora: un angolo di paesaggio nella interpretazione lirica di Vincenzo Esposito; la poesia della vita in Antonio Galeazzi che porta in mostra “Volo di gabbiani”; la musicalità del colore in Antonella Pernarella; l’eleganza del segno inciso in Beatrice Palazzetti; la forza della rappresentazione risucchiata dalla corposità della materia in Fabio Santori. La mostra prosegue con altri pittori già da tempo presenti nel nostro panorama artistico. Nell’opera di Paolo Cannucciari prevale la memoria, il tempo, lo spazio; in quella di Vincenza Costantini gli atti d’amore per la figura femminile e maschile scritti con forti accordi cromatici. Maurilio Cucinotta entra in relazione con un suo mondo onirico e surreale che forma una grande pittura del profondo e Rosita Sfischio si sofferma sul tema della figura e del volto femminile con dovizia di particolari. Stefano Sorrentino indirizza, invece, la sua ricerca sulle declinazioni della poesia visiva portata avanti con una forte tessitura di segni. Un scambio di voci tra diverse personalità di differenti significati, inclinazioni personali, aspirazioni, tensioni, direzioni.

15-22 novembre 2014