Una mostra interdisciplinare che espone i dodici titoli della collana di libri d’artista nata dalla collaborazione tra i due Vitali e approfondisce il tema dell’ultimo titolo “Il Custode”, presentato proprio nell’occasione, attraverso una rassegna critica di 30 dipinti e altrettante opere su carta di Giancarlo Vitali sul tema delle Maschere, tema che il maestro ha coltivato fin dai lontani anni ‘50.
I racconti di un Andrea Vitali fuori dai canoni che l’hanno reso famoso e le opere del maestro Giancarlo Vitali sono i protagonisti della mostra dedicata alla collana iVitali, editore Cinquesensi, che in quattro anni di spontanea e fervida collaborazione tra lo scrittore e il pittore, ha dato vita a ben dodici titoli dell’editore Cinquesensi. E sono proprio i libri ad accompagnare il visitatore in un percorso espositivo che culmina in “una mostra nella mostra” dove si possono godere i dipinti dedicati al tema, la maschera, del dodicesimo qui presentato in anteprima: Il Custode, evocazione di un mondo di maschere ironiche e grottesche che segue le fila di un racconto noir surreale, ricco di forti contenuti simbolici e misterici, ben diverso dai toni ai quali lo scrittore ci ha abituato, toni “di un mondo immaginario fatto di sorrisi bonari, di trame semplici o complesse, di storie di lago e di vita” come rileva Stefano Salis nella sua bella prefazione al libro bensì atmosfere misteriose e silenti che ci svelano un Andrea Vitali nuovo, tentato da una scrittura sospesa e scarna che ci porta in una dimensione irreale popolata da maschere. “…il custode ci mette con le spalle al muro, forse perché, prima di tutti noi lettori, ha inchiodato a quel muro lo stesso autore. È un’atmosfera chiusa, notturna, cimiteriale quella che si respira in queste pagine, e Vitali ha certamente assunto la lezione del magistero di Kafka e di Dürrenmatt. Attenzione, ci sta dicendo. Il lato oscuro, mortale e mortifero, della scrittura e della personalità ci verrà prima o poi a chiedere di quale pasta siamo fatti. Come scrittori e come lettori”.
LE MASCHERE, una mostra nella mostra
“Dipingere una maschera è un modo di interpretare, è un tentativo di fare emergere il significato vero e profondo di ciò che sta sotto la maschera stessa” scrive Michele Tavola nel suo contributo saggistico che apre il bel catalogo realizzato da Cinquesensi editore per la mostra di Giancarlo Vitali dedicata alle Maschere. “Le prime opere di Giancarlo Vitali che trattano tale soggetto – continua Tavola – risalgono alla metà degli anni Cinquanta, quando l’artista aveva circa venticinque anni: queste tele giovanili non presentano ancora la materia ricca e sontuosa che sarebbe presto divenuta tipica del suo lavoro e non hanno ancora la cattiveria e la forza graffiante che caratterizzano il suo segno, ma anticipano già, per quanto concerne l’iconografia, le Mezzelune, gli Stralunati, le Maschere di paese e le Mascherine smascherate dipinte e incise nei decenni seguenti. Le composizioni di questo periodo dimostrano in maniera evidente che l’artista aveva già le idee chiare e sentiva proprio, fin dagli esordi, un certo linguaggio espressivo peculiare e ben definito. Da quel momento fino a oggi Vitali non ha mai abbandonato il motivo, eviscerandolo da svariati punti di vista e tentando diverse soluzioni formali, senza di fatto mai abbandonarlo”.
Un’occasione, dunque, per mettere un nuovo, forse definitivo tassello nel complesso mosaico espressivo del grande artista bellanese, o bellanasco (come, con felice epiteto ebbe a definirlo Giovanni Testori) conosciuto e amato per le sue ‘carni scuoiate’, i suoi ‘girasoli appassiti’, le sue ‘tavole apparecchiate’, i suoi ‘stralunati di paese’. Di questi, le maschere sono in fondo una germinazione o un’estrema conseguenza: quell’uno/nessuno/centomila di pirandelliana memoria che vive in ciascuno di noi.
La mostra, patrocinata dal Comune di Varenna e dalla Provincia di Lecco, percorre questi quattro anni di fruttuosa collaborazione dei due autori, attraverso le parole di Andrea Vitali accompagnate da 60 opere fra disegni e dipinti del Vitali artista che compongono i dodici titoli della collana unica nel suo genere, che ha attirato l’attenzione di quotidiani di tiratura nazionale e le biblioteche di musei di prestigio internazionale (Metropolitan Museum of Art, Museum Art Institute of Chicago, National Gallery of Canada, Getty Museum).
La suggestiva Villa Monastero sulle rive del lago di Como e la Sala Rosa e Marco De Marchi ospiteranno questo evento, un intreccio di parole e immagini che non ha eguali nel panorama artistico italiano.
Villa Monastero e Sala Rosa e Marco De Marchi
Varenna
7-28 settembre 2014
Dal martedì al sabato: ore 15 – 18; domenica: ore 11 – 18
Inaugurazione: sabato 6 settembre 2014 alle ore 17
Info:
Comune di Varenna – ufficio turistico
infoturismo@comune.varenna.lc.it
Provincia di Lecco – Settore Cultura, Beni Culturali, Identità e Tradizioni
villa.monastero@provincia.lecco.it