Le corti e i giardini dei palazzi storici di Tirano fanno da scenario alla mostra per riflettere sui diversi ambiti dell’abitare, del costruire e del transitare.
Nove artisti di fama internazionale, 28 installazioni, i palazzi storici con gli scorci più suggestivi di Tirano e le molteplici letture del territorio sono i protagonisti della mostra di arte contemporanea pa{E/S}saggi che verrà inaugurata il 17 luglio. L’esposizione, che si colloca in perfetta continuità con Arte a Corte, personale di Valerio Righini del 2012, invita alla riflessione sui diversi ambiti dell’abitare, del costruire e del transitare in un determinato territorio, nelle valenze storiche, politiche, filosofiche e spirituali dell’uomo. La mostra, curata da Anna Radaelli, si inquadra nelle attività del Distretto Culturale della Valtellina, ideato e realizzato da Fondazione Cariplo, coordinato dalla Provincia di Sondrio e gestito dalla Fondazione di Sviluppo Locale, in particolare con il progetto per la creazione di un Circuito dei castelli e dei palazzi storici del tiranese.
Il centro storico della cittadina valtellinese – con alcune fra le sue dimore nobiliari più affascinati, i palazzi Foppoli, Pretorio, Torelli, Marinoni, Quadrio Curzio, Merizzi, Visconti Venosta, Mazza e San Michele, insieme ad altri luoghi dell’abitare e del transitare, quali la stazione, il lavatoio, il Palazzo Pretorio, la Casa del Penitenziere sede del Museo Etnografico – è la preziosa cornice per ammirare video, performance e installazioni che interpretano i materiali rivisitandoli per esaltare il rapporto fra arte contemporanea e ambiente, fra labirinti, rievocazioni storiche, ricerca degli spazi fisici e interiori.
pa{E/S}saggi indaga sulle possibili intersezioni tra l’ambiente e la sua fruizione da parte degli abitanti, dei turisti o dei semplici frequentatori: il paesaggio e la sua percezione variano in base all’attenzione e all’uso di chi ne solca le vie. Sottende l’intento di riflettere sul ruolo delle zone ad alta frequentazione, ad esempio la stazione e le strade principali, utilizzandole per indirizzare le persone verso un centro storico prezioso e inatteso, cercando di ridefinire l’identità dello spazio urbano. La città è intesa come civitas, un microcosmo costituito da persone, visioni politiche e religiose, usi tradizionali e rotture con il passato, un prodotto della storia e di molteplici visioni del mondo che convivono nello stesso luogo.
Gli artisti dialogano con i palazzi storici di Tirano e i fruitori degli spazi urbani con il tramite delle loro opere. In occasione di questa mostra i luoghi espositivi sono stati scoperti, pre-scelti dagli stessi artisti in relazione alle origini degli edifici, al ruolo dello spazio individuato all’interno della città e all’inedito rapporto che l’installazione d’arte crea con i passanti in base alla poetica dell’opera stessa.
www.distrettoculturalevaltellina.it
Artisti: Al Fadhil, Alex Bombardieri, Gianbattista Bedolo, Giuseppe Buffoli, Claudia Canavesi, Cinzia Cingolani, Marco La Rosa, Daniele Salvalai, Valerio Righini
Palazzo Foppoli
Piazzetta M. Quadrio, Tirano (So)