Gio. Nov 21st, 2024

Quarta edizione del festival VIDEO SOUND ART che si terrà quest’anno dal 6 all’11 luglio, al Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci di Milano.

Muovendo sempre più nella direzione di una ibridazione delle arti attraverso l’utilizzo di linguaggi e strumenti tecnologici, quest’anno il festival si caratterizza per la forte presenza di animazioni di illustrazioni attraverso la tecnica del Videomapping; padrino e ispiratore sarà l’illustratore milanese Beppe Giacobbe. Accanto a lui, tra gli altri artisti, il gruppo europeo AntiVJ, il tedesco Frieder Weiss, lo svizzero Yannick Jacquet e Rajan Craveri.

Per quanto riguarda il programma musicale di VSA, quest’anno curato dall’artista svizzera Iokoi, regina dell’edizione 2014 sarà la raffinata cantautrice californiana Julia Holter (in concerto nell’unica data italiana mercoledì 9 luglio) e per i cultori della musica elettronica, da non perdere Fabrizio Somma AKA K-Conjog, venerdì 11 luglio.

Per informazioni: www.videosoundart.com

Comunicato a cura di: Ufficio stampa VSA, Cinzia Santomauro

 

ANTIVJ è un progetto a cui prende parte un gruppo di artisti europei le cui opere si basano sul peculiare utilizzo delle proiezioni e della luce e su come questi due elementi possono influenzare la nostra percezione.

Discostandosi dal videomapping classico, ANTIVJ lavora sia su performance “live” che progettando installazioni, fornendo al pubblico un’esperienza stimolante e unica nella quale l’opera esce dal puro virtuosismo formale e tecnico, per fornire anche una narrazione che abbia un valore artistico.

ANTIVJ nasce dall’idea originale di Yannick Jacquet, Joanie Lemercier, Olivier Ratsi e Romain Tardy nel 2006. Thomas Vaquiè compone le musiche della maggior parte dei progetti dal 2008, con il visual artist Simon Geilfus che si è unito nel 2009.

L’etichetta è diretta da Nicolas Boritch.

http://www.antivj.com/

http://vimeo.com/85212054#at=0

 

FRIEDER WEISS

Frieder Weiss è un artista di videoinstallazioni, che vive e lavora a Berlino, ed è un esperto di “realtime computing” e “interactive computer systems” nelle arti performative. E’ autore di software “video motion sensing” progettati soprattutto per l’utilizzo con la danza, la musica e la “computer art”.

Come pioniere nel campo delle intermedia performance, è diventato co-direttore del gruppo Palindrome Performance, sviluppando media perfomances che hanno fatto il giro del mondo e ricevuto numerosi premi internazionali (Transmediale, Berlino; CynetArt, Dresda).

Ispirato dai primi lavori con la danzatrice australiana Emily Fernandez, ha sviluppato un’estetica che ha fortemente integrato i media visivi con il movimento corporeo. Frieder ha creato videoproiezioni e tecnologie interattive per la compagnia Chunky Move’s, in particolare per le sue due recenti produzioni: Glow e Mortal Engine. Per Glow è stato premiato con la “Green Room Award” per Design in Dance. Mortal Engine è stato premiato nel 2008 al Live Performance Australia Helpmann Award per il “Best Visual or Physical Theatre Production”.

Altri recenti lavori sono stati realizzati con la Long Beach Opera (Los Angeles), il Moscow State Circus, Phase7 (Berlin), Helga Pogatschar, Cesc Gelabert (Monaco di Baviera), Eike von Stukkenbrok (Berlin), Kylie Minogue (London) e tanti altri. Attualmente sta lavorando come projecting designer per King Kong, un musical prodotto dalla Global Creatures a Brodway.

Frieder ha realizzato installazioni temporanee o permanenti presso location quali il Science Museum of Phaeno, Hygiene-Museum Dresden, Natlab Eindhoven, Creativity Unlimited a Goteborg e molti altri.

http://www.frieder-weiss.de/

http://www.frieder-weiss.de/works/all/Glow.php

 

BEPPE GIACOBBE

Beppe Giacobbe è nato a Milano il 1953. Si è formato all’Accademia di Brera e alla School of Visual Arts di New York, per poi rientrare negli anni novanta nella sua città natale, dove vive e lavora tutt’oggi.

Ha partecipato a numerose mostre in Italia e all’estero. Tra le più importanti, oltre alle collettive alla galleria Affiche di Milano, ricordiamo le esposizioni alla galleria Vigado di Budapest nel 1996, alla galleria Hyperion di Torino nel 1999, al Castello del Belgioioso nel 2001, all’Original Art Show della Society of Illustrator di New York nel 2004 e ininterrottamente dal 2006 al 2012.

Ha ricevuto molti premi e riconoscimenti sia in Italia che negli Stati Uniti, tra cui nel 2005 la medaglia d’oro per il miglior libro illustrato per bambini della rivista americana “3×3, The Magazine of Contemporary Illustration” e nel 2009 la medaglio d’oro per la sezione libri di Communications Arts.

Ha lavorato per anni con United Airlines illustrando alcune celebri campagne pubblicitarie, e con il “New York Times”, il “New Yorker” e altre testate. Tra i vari progetti a cui ha lavorato si annovera anche il corto di animazione “Roi du silence” presentato nel 2006 al Torino Film Festival.

Collabora stabilmente con il “Corriere della Sera” e con il “Courrier International”.

 

LE ROI DU SILENCE

E’ un racconto confuso e disordinato sull’impossibilità di manifestarsi del silenzio nella società contemporanea. In effetti, il Re del Silenzio del titolo si presenta anche come Re del Rumore e il bombardamento di suoni e immagini del film è l’unica forma di silenzio a noi accessibile, il vorticoso mescolarsi di suoni, rumori, segni e immagini che caratterizzano la modernità, come il bianco scaturisce dalla fusione dei colori. Il silenzio può essere sia assenza totale, sia eccessiva presenza di elementi.

La narrazione è costruita in maniera tale da abbozzare, per contrasto o affinità, tante microstorie lasciando all’osservatore quali scegliere ed immaginarne i possibili sviluppi.

http://www.beppegiacobbe.com/

https://www.youtube.com/watch?v=0Mh-ZZwhq0Y (Le Roi du silence)

 

IOIC (Institute of Incoherent Cinematography)

IOIC è un istituto con sede a Zurigo che promuove l’arte dei film muti e la sua rappresentazione attraverso performance musicali dal vivo. Ogni anno organizza una maratona cinematografica di quattro giorni con sonorizzazioni rigorosamente live costruita attorno ad un tema centrale.

L’istituto inoltre organizza eventi e incontri in altre città della Svizzera e all’estero presentando il meglio della sua produzione annuale.

Le performance musicali, per la programmazione delle quali la pluralità culturale e sociale è considerata un valore positivo, si avvalgono della collaborazione di artisti appartenenti ai più svariati stili musicali.

LINDA VOGEL, nata nel 1989, lavora e vie a Zurigo. E’ un’arpista con un background classico che lavora anche sull’improvvisazione musicale.

DIANE GEMSCH, nata a Zurigo nel 1987, ha studiato danza-teatro e danza moderna in Olanda e Belgio. Attualmente vive a Zurigo e lavora con compagnie di danza in tutta Europa.

SIMON BERZ, nato a Wettingen nel 1967, vive a Zurigo. E’ un batterista, improvvisatore, sound researcher e fondatore dell’etichetta Badabum, una piattaforma per l’integrazione di differenti forme artistiche con un focus speciale sull’improvvisazione musicale.

TOM “TOKTEK” VERBRUGGEN, nato nel 1978, lavora e vive in Olanda. Ha conseguito una laurea in belle arti dall’ Akademie voor Kunst en Vormgevingn St. Joost. A fianco delle del suo percorso artistico, è specializzato in improvvisazioni musicali e strumenti musicali autorealizzati.

DAVID “DADA” DANIEL, nato nel 1983, vive e lavora a Zurigo. Ha studiato piano e violoncello al Conservatorio di Zurigo e Winterthur. Successivamente si è specializzato in musica elettronica ed installazioni visive.

https://www.youtube.com/watch?v=d3UOxCc-3gI

http://www.ioic.ch/en/present

http://www.ioic.ch/en/photos

 

RAJAN CRAVERI

Fondatore nel 2006 della compagnia micron, Rajan Craveri porta avanti una ricerca costante nel campo dei new media, approfondendo in particolare il tema dei sistemi interattivi applicati all’arte performativa. Partecipa a diversi festival presentando performance di danza interattiva e video- mapping. Lavora da freelance da 7 anni realizzando installazioni interattive e progetti multimediali site specific. Ha insegnato all’Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino, a Brescia e a Milano. Collabora all’organizzazione dei NemeOpla (New Media Open Lab), laboratori gratuiti di sperimentazione collettiva. Ama la collaborazione, l’arte performativa e le sperimentazioni visive.

http://www.rajancraveri.it/

 

YANNICK JACQUET

Yannick Jacquet, classe 1980, nasce come graphic designer e negli ultimi anni ha dedicato le sue energie allo sviluppo di un proprio linguaggio artistico utilizzando video e varie tecniche di proiezione.

Il suo lavoro è caratterizzato dal desiderio di rompere i tradizionali modelli di video-proiezione cercando altri modi per integrare l’elemento “video” all’interno dello spazio performativo. Queste idee, nel concreto, finiscono per assumere svariate forme: installazioni, scenografie, performances audiovisive. Inoltre le sue opere, spesso realizzate “in situ”, sono fortemente influenzate da questioni ed immaginari legati all’architettura.

Collabora stabilmente con l’etichetta di AntiVj del quale è membro fondatore.

http://www.legoman.net/site/index.php/en/

http://vimeo.com/59673161

 

CATERINA GOBBI

Caterina Gobbi vive e lavora a Londra, è una art director, set designer e graphic designer. Realizza progetti personali o commissionati da privati come Burberry, Esquire Magazine, Elle USA.

http://www.caterinagobbi.com/

 

JULIA HOLTER

Julia Holter, giovane artista americana classe 1984, è cantautrice e compositrice di Los Angeles. Dopo la laurea al California Institute of Arts, incide il suo primo concept-album nel 2011, Tragedy, ispirato all’ “Ippolito” di Euripide, dove l’artista lavora su sonorità avant-pop oniriche ed esoteriche. Dopo le attenzioni riservatole dalla critica, nel 2012 pubblica il suo secondo album, Ekstasis, nel quale vengono ulteriormente esplorate le atmosfere del primo lavoro. Nel 2013 incide, infine, il suo terzo album, Loud City Song, il lavoro che la farà conoscere al grande pubblico che, rispetto ai primi due, vedrà la partecipazione di un ensanble musicale. In questo album la cantautrice lascia sullo sfondo le atmosfere degli esordi per affrontare sonorità più pop. “Raffinato, vibrante, selvaggio e suggestivo in modo inedito e moderno, Loud City Song è un trionfo artistico che non può lasciare indifferenti” – Ondarock

LOUD CITY SONG non è soltanto un album che parla della città in senso bidimensionale, ma è un album che sembra possedere la vera essenza di quel luogo, un album che invita non soltanto ad ascoltarlo ma, in qualche modo, ad abitarlo e scoprirlo. La città, nell’idea dell’artista, è caos, romanticismo, corruzione, bellezza ed intensa umanità.

https://www.youtube.com/watch?v=BmT7GKPsxto

http://juliashammasholter.com/

 

K-CONJOG

Fabrizio Somma è K-Conjog, compositore, polistrumentista e produttore di musica elettronica.
Nel 2009 esce il suo disco d’esordio, Il Nuovo è al passo coi tempi, edito per Snowdonia Dischi/Audioglobe.
Nel 2010 esce per l’etichetta inglese Dirty Demos un ep electro/folk intitolato Le Storie che invento non le so Raccontare.
Il disco in questione diventa anche, con l’ausilio del regista Francesco Lettieri, un progetto video vincitore di numerosi festival tra cui anche Il Napoli Film Festival.
Il 2012 è l’anno di Set Your Spirit Freak!, secondo disco uscito per l’americana Abandon Building Records, con cui ha realizzato anche il disco di remix degli Origamibiro (Shakkei) con la partecipazione di Plaid, ISAN e Melodium.
Con Set Your Spirit Freak! il giovane compositore miscela a suo piacimento la migliore lezione del minimimalismo e la riadatta, avvicinandosi alle intenzioni di grandi maestri come Yann Tiersen, John Adams, Wim Mertens. Il disco, infatti, contrariamente alle produzioni precedenti, mette in luce le capacità compositive dell’autore che gioca continuamente con la classicità delle sonorità orchestrali, passando senza troppi problemi a quelle della più moderna folktronica.

Il videoclip del brano QWERTY, diretto da Francesco Lettieri, ha vinto il PIVI 2012.

Ha inoltre collaborato con Valerio Berruti nel 2010 sonorizzando una sua personale “Una Sola Moltitudine”, presentata al Palazzo delle Stelline di Milano e l’installazione video “E più non dimandare” presentata al ‘tina b.’, festival di arte contemporanea di Praga.

 

ADULT STANDARD

Adult Standard è un progetto musicale sperimentale di Vincenzo Risi il cui obiettivo è quello di esplorare nuovi legami tra un certo tipo di post-rock elettronico e il pop.

Il concetto di loop incrementale si pone come fulcro dei brani di Adult Standard. Il giro armonico si mantiene uguale, arricchendosi o svuotandosi di layer strumentali, mentre la linea vocale delinea un incedere pop che non si cura, però, di seguirne i classici stilemi strutturali: in alcuni casi la voce si inserisce in una ambiente musicale già formato, sul finire del brano; in altri viene meno una precisa differenziazione tra strofa e ritornello e la loro alternanza.

Il fine ultimo è fare in modo che l’ascoltatore percepisca uno svolgimento completo del brano, minimale nel senso di non ridondante e in cui ogni elemento abbia un senso preciso.

Il genere di Adult Standard, nel tentativo di far incontrare il post-rock e il pop, si potrebbe definire post-pop.

 

DEATH OF A CHEERLEADER

Through the relics of the human tragedy, transcendent lights amongst us, the wrath of the forests whispering from afar, stones singing for dignity, what remains is the eternal longing.

Sul loro album di debutto “Dancing Around The Fire Of Volcano” i Death of a Cheerleader cantano del furto di fuoco degli umani alla divinità romana Vulcanus, protettore dei fabbri, e del diritto all’autodeterminazione e al calore.

Sono vecchie storie raccontate con un linguaggio contemporaneo, ispirate dalla letteratura dell’antica Grecia e dell’Impero Romano. Sollevano questioni che accompagnano l’uomo fin da secoli. Questioni senza risposta, ma comunque di grande importanza e necessità. La musica su “Dancing Around The Fire Of Volcano” è forte, decisa e impellente. Una fiducia esigente nell’umanità accompagna la band sulla propria via. Una via che fu spianata dalla rabbia: la via dell’amore.

I Death of a Cheerleader, band di Winterthur (CH), suonano indie-rock con influenze post-rock e doom. Il loro album di debutto fu scritto in Svezia/Turchia e registrato a Stoccolma. In collaborazione con Magnus Lindberg, producer e batterista dei Cult of Luna; ne è nato un suono naturale e oscuro. L’album esce nel aprile 2014 sulla berlinese Snowhite via Rough Trade. Dopo un tour in Germania, Svizzera e Italia a marzo 2014 i Death of a Cheerleader suonano al festival m4music, importante rassegna nazionale di musica emergente anche internazionale. Si aspetta ora l’uscita del vinile, previsto per il luglio 2014.

http://www.deathofacheerleader.net/

 

ARIRANG

Árirang è questione di suono.

Frequenze che disegnano spazi. Spazi che formano frequenze.

Persone che emettono suoni, persone che sentono suoni.

Forse un orchestra, forse un solo.

Árirang è uno schermo, e tu uno, centoventi, tremila pixel.

E’ un campo. Tu un elettrone.

Un affresco, un quadro.

E tu il colore primario.

Árirang nasce nel 2010 a Milano, senza precisi intenti di genere o stile.

La passata esperienza post-punk sotto il nome di I AM YOU resta presente nelle sonorità, che man mano si ampliano in trame sempre meno seriali, fino a portare alla creazione di quelle che sembrano più soundtrack, che brani fini a se stessi.

Una ricerca in continua evoluzione che ora mira alla preparazione di performance live, con lo studio di una sintonia fra luci suoni, stimoli ed immagini, a conferma dell’intento di creare un ambiente dai confini rarefatti, di continuo scambio fra emettitore ed ascoltatore.

http://arirangband.tumblr.com/