Con ESTASI una personale antologica di Sarah Arensi e il suo percorso spirituale nell’ispirazione. La profonda ‘conoscenza dello spirito’ che ha l’artista, definitasi “cittadina del mondo”, le permette di costruire e accostare simbologie spirituali diverse e sintetizzare cardini universalmente validi, per dimostrare come la trascendenza sorga da un unica fonte. Arensi ha così il nulla osta per proclamare l’Amore come forza generatrice di ogni cosa e oggettivizzarla nell’immagine del vortice mistico, della spirale della verità, della concentrazione del centro, quale motore dell’energia divina e creatrice. Daremo di seguito una breve e, di certo, non esauriente lettura dell’apparato emotivo di crescita spirituale effettuato dall’artista. Un’analisi che si appoggerà a pochissimi dei numerosi simboli da Arensi utilizzati, ma ritenuti quelli più diffusi e di facile comprensione.
BLISS, ovvero la Beatitudine, è il primo ciclo di opere, che incorpora i primi contatti con un stato di coscienza espansa o superiore. Amare ed essere amati con opere come Be Love, Loving, Heart Alchemy è la predisposizione emotiva indispensabile, secondo Arensi, per avvicinarsi al profondo benessere fisico, psichico e spirituale, illustrato dai lavori Deep Stillness, Deep Soul Free Spirit, Bliss Paradise, Into the bliss. Vortici, oro, raggi di pennello, colori accesi o monocromia aurea sono introdotti da questo ciclo come elementi basilari per tutta l’iconografia dell’operato di Arensi.
La seconda serie LOVE è costruita prevalentemente da voragini di colore, bagliore dorato e argentato per indicare la forza concentrica e ipnotizzante, infinita (senza inizio e fine) dell’amore. Esso è sentiment universal, che radica il caos e dunque l’ordine da esso, un deus ex machina distruttore e costruttore di ogni cosa.
Nel ciclo seguente , VIRTUES I, realizzato con uno dei più grandi maestri della fotografia illuminista nel mondo – Ferdinando Cioffi, pittura e fotografia si completano in atmosphere surreali e immagini sacre di dee dorate, “icone” (Togli PAGANE) danno forma alle virtù (Va tolto cardinali), oltre ogni religione, mitologia e credo. La delicatezza cromatica, con dolci contrasti tra l’oro e i colori luminosi, quasi plastificati, risalta gestualità, pose ieratiche e serene. Le figure emanano raggi persuadenti grazie agli sguardi gentili che fissano lo spettatore e gesti leggeri ed evocativi. Il coraggio, simboleggiato dal viola e il lume di candela, la gioia espressa nel sorriso e l’abbraccio, la liberta’ dell’azzurro cielo aperto e l’occhio della consapevolezza, la pace nella rosa fiorita, la prosperità quale grembo della Megale Mater e le braccia a dondolo della Madonna, il distacco della meditazione e dunque l’ascensione con la mano alzata a simboleggiare la non identificazione con le cose “del mondo”, la compassione dentro il petto e le mani che toccano il cuore, equanimità con il fiorire dell’accordo, la devozione ovvero l’essere che si inchina davanti a Dio e raccoglie le mani in preghiera, la grazia dell’estasi che, tra i tanti, su piano iconografico aveva raccontato Bernini nella sua S. Teresa :”Un giorno mi apparve un angelo bello oltre ogni misura. Vidi nella sua mano una lunga lancia alla cui estremità sembrava esserci una punta di fuoco. Questa parve colpirmi più volte nel cuore, tanto da penetrare dentro di me. II dolore era così reale che gemetti più volte ad alta voce, però era tanto dolce che non potevo desiderare di esserne liberata. Nessuna gioia terrena può dare un simile appagamento. Quando l’angelo estrasse la sua lancia, rimasi con un grande amore per Dio”. Cosi anche l’abbandono è riscoperto tramite le immagini delle flore greche o delle bagnanti cezanniane per il loro aspetto assorto e indisturbato nell’azzurro della pace, mentre la beatitudine diventa l’immagine della divinità stessa avvolta nel rosso regale con occhi chiusi, distanti dal mondo terreno.
Il quarto ciclo racconta le VIRTU’ UNIVERSALI. Si riprende il discorso delle virtù sottolineando a loro valenza assoluta. La grazia divina si esplicita nell’essere posseduto dal vortice dell’infinito quale chiaro riferimento alla serie LOVE, la resa è vista nel panno viola abbandonato per terra per simboleggiare – nella simbologia interna dei cicli- l’abbandono del coraggio, la compassione ripete le braccia aperte in atto di offrire un abbraccio e dunque conforto, e, infine, il perdono prende l’altezza, l’apertura del cuore di chi perdona, sollevato dalla forza del vortice AMORE.
LIGHT GRACE AWARENESS (Luce Grazia Consapevolezza) rappresenta la compiutezza del percorso che va dall’Amore alle virtù e la loro elevazione universale per giungere alla luce, alla grazia e dunque alla consapevolezza, rappresentati dal perfetto vortice aureo del cuore della luce immerso nel foco dello spirito.
Cosi si ottiene alla SPIRITUAL ALCHEMY (Alchimia spirituale). Lo spirito, cresciuto nel percorso delle cinque serie, acquisisce la forza della maturità per giungere alla sorgente della vita (vista nel perfetto vortice azzurro e oro), replicando all’infinito con il fuoco alchemico l’amore e le virtù acquisiti nel percorso, raffigurati in numerosi vortici di oro e di colori simboleggianti le virtù nelle serie a loro dedicate. (Denitza Nedkova)
Curatrice mostra: Deborah Petroni
Date mostra dal 05 luglio al 31 luglio 2014
Sabato 12 luglio ore 11.00 – 13.00 ESTASI D’AMORE – meditazione artistica – contemplazione dell’arte come mezzo per raggiungere l’estasi (modalità di partecipazione e contatti: saraharensi@gmail.com – 392 14.92.870)
Venerdi 25 luglio ore 19.00 PERFORMANCE “L’ABBRACCIO ESTATICO” di e con Sarah Arensi – Arensi in uno stato di coscienza espansa darà la possibilità al pubblico di entrare nella dimensione dell’abbraccio estatico per qualche minuto, vivendo l’estasi.
Galleria d’Arte Contemporanea Wikiarte
Via San Felice 18 – Bologna
orari Galleria dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 19.00 con orario continuato
lunedì e domenica chiuso