Gio. Nov 21st, 2024

La Galleria Arianna Sartori presenta due eccellenti artisti: il pittore Natale Addamiano e lo scultore Michele Zappino.

Natale Addamiano presenta vedute di città eseguite ad olio e a pastelli, ha realizzato per questa occasione anche alcuni dipinti con vedute di Mantova e una originale serigrafia.

Michele Zappino presenta delle sculture in bronzo: dalle ballerine ai nudi di donna e i suoi amati cavalli.

L’esposizione, a cura di Arianna Sartori, resterà aperta al pubblico fino al 28 giugno 2014.

 

Natale Addamiano nasce a Bitetto (Ba) il 12 maggio 1943. Trasferitosi a Milano nel 1968, si iscrive all’Accademia di Brera, dove frequenta i corsi di pittura tenuti dal maestro Domenico Cantatore e consegue il diploma nel 1972. Nello stesso periodo conosce Giuseppe Banchieri, Giovanni Cappelli, Attilio Forgioli ed Enrico Della Torre. Nel 1970 tiene la sua prima mostra personale presso la Galleria Agrifoglio di Milano e l’anno seguente la Galleria Solferino espone una selezione di trenta dipinti appartenenti ai Diari Notturni, ciclo che accompagnerà per circa un decennio il suo cammino artistico. Nell’ottobre viene chiamato da Roberto De Robertis a insegnare presso la cattedra di Pittura dell’Accademia di Bari mentre nel 1973 espone presso la Galleria La Bussola. Nel 1976 Domenico Cantatore lo invita ad insegnare presso la suo cattedra di pittura a Brera e nello stesso anno espone alla Galleria Orvi di Trodate dove ha modo di conoscere Ennio Merlotti e Karl Plattner. Inizia la sua ricco attività di opere litografiche con la stamperia La Spirale di Milano ed entra in contatto con Giuseppe Ajmone e Franco Rognoni. Nel 1978 Roberto Sanesi lo invita ad esporre al Palazzo Ducale di Urbino, curandogli anche il catalogo dell’esposizione tenuta alla Galleria Cocorocchia di Milano. Nel 1983 realizza una mostra di incisioni presso il Palazzo Sormani di Milano e nel 1988 espone alla Galleria Il Cenacolo di Piacenza. Lo stesso anno il Comune di Polcenigo gli commissiona, insieme a Cioncarlo Cazzaniga e Alberto Gianquinto, un ciclo di opere legate al proprio territorio. Nel 1989 la Galleria Grigoletti di Pordenone gli organizza una mostra e nel 1990 inaugura una personale alla Spirale di Milano dove conosce Kayoko Shimada, suo punto di riferimento per il Giappone. In questi anni partecipa a numerose rassegne e premi, tra cui la VI Triennale dell’Incisione al Palazzo della Permanente di Milano (1991) e la XXXII Biennale di Milano (1994), e nel 1993 gli viene dedicata una prima grande antologica presso Villa Cattaneo a San Quirino. Si susseguono personali e collettive in Italia e all’estero e, nel 2002, nella sua città natale, lo Studio4 Art Gallery espone un ciclo di dipinti dedicati al Borgo Antico. Lo stesso anno nasce l’Archivio generale presso la Galleria Dep Art di Milano. Nell’ottobre de 2003 si trova in Giappone (Tokyo, Kyoto, Kobe, Osaka, Niigata) dove inaugura cinque mostre personali, e nel 2004 viene invitato a Cracovia, all’Istituto Italiano di Cultura, dove esporrà trenta opere scelte dal critico milanese Flaminio Gualdoni. Nel 2005 la Città di San Vito al Tagliamento organizza un’esposizione all’Ex Ospedale dei Battuti e il Centro Studi Sartori per la Grafica di Mantova presenta il catalogo dell’opera incisa realizzata tra il 1972 e il 2002; segue un’ampia antologica al Museo Archeologico Nazionale di Paestum. Nel 2008 la Città di Molfetta gli dedica un importante personale e negli spazi espositivi della Casa del Pane di Milano viene allestita una grande mostra. Di grande rilievo la produzione grafica (acqueforti, litografie e serigrafie) che ripercorre un periodo fecondo della suo attività, evidenziandone la maturità e la singolarità del percorso artistico tutt’ora in continua evoluzione.

Michele Zappino nasce a Zungri (VV) il 21 febbraio 1949, un piccolo paese prevalentemente contadino, situato sull’altopiano del Poro. Il percorso formativo di Michele Zappino risulta interessante. L’artista si iscrive all’Istituto d’Arte di Vibo Valentia. La sua timidezza dimostra ai suoi insegnanti una forte capacità artistica e, conseguito il diploma, il prof. Tumino e il prof. Reginaldo D’Agostino consigliano Zappino di iscriversi all’Accademia delle Belle Arti di Brera.

Zappino si trasferisce a Milano, rinunciando ad una allettante sistemazione come insegnante e nella città segue a Brera i corsi di scultura di Francesco Messina dove dimostra sempre più di avere talento e capacità.

Milano, città culturalmente attiva con l’ambiente di Brera molto affascinate e ricco di arte, è uno sprone continuo verso il giovane Zappino che ha sete di imparare.

Si diploma nel Giugno del 1971 appena 22enne.

Nel 1972 entra come docente di scultura ai corsi serali di Brera, rimanendovi fino al 1990. Dal 1990 in poi viene trasferito ai corsi diurni dell’Accademia fino al 2007.

Lavora sempre con tenacia e intraprendenza, organizzando mostre importanti in Italia e all’estero, raccogliendo consensi positivi.

 

Galleria “Arianna Sartori”

Mantova – via Ippolito Nievo, 10