Gio. Nov 21st, 2024

Still here, è il lavoro sviluppato da Gea Casolaro durante il periodo di residenza nell’atelier degli Incontri Internazionali d’Arte presso La Cité Internationale des Arts di Parigi, città in cui attualmente l’artista vive. L’essere straniera in una città che non conosceva, se non da turista, e la realtà dello sradicamento in un nuovo paese hanno spinto sin dall’inizio Casolaro a fare i conti con l’assenza di un’esperienza vissuta e dunque di una memoria che l’ancorasse alla quotidianità dei luoghi in cui cominciava a stabilirsi. Parigi è la città del mondo nelle cui strade sono in assoluto girati più film, è la città dove, cinema e fotografia hanno mosso i primi passi, la capitale del secolo dei Lumi, la Ville lumière dove gli esperimenti cinematografici dei fratelli Lumière vennero per la prima volta proiettati.

Alternando lunghe camminate a piedi nelle strade parigine, alla visione di centinaia di film girati nella capitale francese, Casolaro ha creato la propria memoria di quei luoghi, dotandosi di ricordi non vissuti direttamente ma introiettati attraverso le storie dei personaggi dei film, attraverso la visione dei loro autori, una memoria che le ha reso familiari molti spazi della città, fino agli angoli più nascosti, vedendoli trasformare nel tempo sotto i suoi occhi e imparando così a conoscere la città come se vi avesse vissuto da anni. Un percorso di memoria personale e collettiva, reso possibile dall’attraversamento della città non solo fisico ma anche storico grazie al ricorso a pellicole che coprono circa cento anni di cinema, un attraversamento che riattualizza quella prerogativa tipicamente parigina della flânerie, esaltata da Baudelaire, analizzata da Benjamin e poi rinnovata da Guy Debord nell’accezione di “deriva”.

Still here è quindi, anzitutto, un lavoro sulla totale fusione tra arte e vita: su come sia possibile radicarsi in un luogo in cui non si ha un’esperienza storica personale, trasformando l’angoscia di un sentimento di estraneità in familiarità, in legami sociali, in memoria condivisa. Casolaro usa il cinema perché è l’arte che contiene tutte le altre, per raccontare come la cultura sia uno strumento necessario di ancoraggio alla realtà, per raccontare come l’arte sia un potente mezzo di conoscenza indispensabile per superare i propri confini.

Ognuna delle oltre cento immagini che compongono Still here, fonde insieme il fermo immagine di una scena di un film girato in una strada parigina, con una foto scattata oggigiorno dall’artista, esattamente nello stesso luogo.

 

FESTIVAL PER DIRE

La Pelanda – Centro di produzione culturale

Piazza Orazio Giustiniani 4, 00153 Roma

INGRESSO LIBERO fino ad esaurimento posti